da Parigi
Duecentonovantotto bambini nati in America nel 2006 sono stati battezzati Armani in omaggio alla nuova scervellata moda di usare i marchi al posto dei nomi. «Povere creature, non sapevo che lo facessero anche con gli esseri umani» commenta lo stilista più famoso del mondo raccontando divertito d'aver incontrato una signora che ha chiamato uno dei suoi cani come lui, l'altro Chanel. Dunque l'apertura della nuova boutique di avenue Montaigne ieri sera a Parigi, non serve tanto ad aggiungere nuove tessere alla sua planetaria celebrità, ma sembra piuttosto l'ennesima prova di una moderna concezione del lusso con tutto quel che ne consegue.
Infatti oltre a inaugurare un negozio destinato a durare nel tempo per la preziosità dei materiali (seta spazzolata alle pareti, onice retroilluminato per terra e sulle ante dei giganteschi armadi a muro), Armani ha presentato la cosiddetta «Crema nera», un capolavoro di alta cosmesi che contiene tutti i principi attivi dell'ossidiana di Pantelleria. Come se questo non bastasse lo stilista ha deciso di trasmettere in diretta su internet attraverso Msn e sui telefonini della rete francese Cingular, la sfilata della sua linea Privé che verrà portata questa sera in passerella da 70 modelle al Museo di Arte Moderna della Ville Lumière. Una vera e propria eresia per chi conosce la sacralità dell'alta moda francese, «un modo per dare a tutti un posto in prima fila» sostiene lo stilista aggiungendo però che i 600 invitati (tra cui Cate Blanchett,Victoria Beckham e Katie Holmes) parteciperanno poi a una cena dopo sfilata che idealmente conclude la quattro giorni della couture per la prossima primavera/estate. Il prossimo step? Una crema d'alta cosmesi anche per uomo e il nuovo megastore che Armani sta costruendo in collaborazione con Fuksas a Tokyo: 13 piani di un impero dei segni su cui davvero non tramonta mai il sole.
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