A lanciare per primo il sasso della fantasia nel mondo un po' smorto dello sci fu Alberto Tomba, mostro di bravura con gli sci ai piedi e fenomeno anche fuori dalle piste. Fino ad allora il prototipo dello sciatore era quello dell'uomo di montagna duro e chiuso, ma l'avvento del bolognese fece cambiare molte cose e in tanti capirono che per vincere non era indispensabile andare a letto alle dieci e alzarsi alle sei, anche perché nel frattempo il mondo cambiava, la città si avvicinava alla montagna e i ragazzini un tempo introversi, timidi e poco istruiti si evolvevano di conseguenza, studiando, imparando le lingue, diventando uomini di mondo.
L'ennesima prova di questo cambiamento è arrivata ieri a Lenzerheide, durante il superG delle finali di coppa del mondo. Con il numero 17 al via si è presentato Fritz Strobl, austriaco di 35 anni, campione olimpico di discesa nel 2002 e argento mondiale lo scorso febbraio in superG. Sulla sua testa non il solito casco verde, ma una parrucca bianca con codino. Sul suo corpo non la tutina rossa e bianca, ma un mantello d'altri tempi, pantaloni alla zuava e calzettoni bianchi. Strobl, che ama la musica e che come cantante ha anche inciso un cd, ha voluto dire addio in modo originale al mondo che lo ha reso ricco e famoso, rendendo omaggio a Mozart con un anno di ritardo rispetto ai festeggiamenti del 2006.
Prima di lui, a trasformare le piste di coppa in feste in maschera erano stati il norvegese Finn Christian Jagge, campione olimpico di slalom nel 1992, sceso in smoking nell'ultimo slalom della carriera, e Michael Von Gruenigen, che nello slalom alle finali di coppa del mondo del 2003 scese sulla pista di Lillehammer vestito come uno sciatore anni Cinquanta, con scarponi a lacci e sci di legno senza lamine, offrendo un spettacolo esilarante fra le porte tracciate sul ghiaccio verde.
Ma il primo a mascherarsi da carnevale nel mondo del grande sci era stato, guarda caso, Alberto Tomba, che nel marzo del 1995 a Bormio, all'indomani del trionfo in coppa del mondo, si presentò all'ultimo ormai inutile slalom indossando solo il pettorale giallo del leader, bermuda da ciclista e cappellino con visiera in tinta, su tutto una svolazzante cravatta. Fece impazzire migliaia di tifosi, fece ridere, fece scattare foto a raffica, lanciò una moda che i più fantasiosi hanno imitato a modo loro.
Così ieri Fritz Strobl ha fatto passerella lungo la pista salutando tutti i tecnici che gli tendevano la mano. Al giudice arbitro della coppa del mondo Guenther Hujara, l'uomo che gli ha dato l'ok per la sceneggiata facendo ritardare di qualche minuto le partenze, ha anche regalato l'ultimo pettorale prima di tagliare il traguardo con 52 secondi di ritardo da Aksel Lund Svindal, primo davanti a Benjamin Raich, che per soli 3 punti mantiene però la testa della classifica generale. Il gigante di domani sarà decisivo.
La coppa di superG è andata intanto a Bode Miller, ieri quarto, mentre fra le donne ha vinto la Paerson davanti alla Fischbacher e alla Schild che ha già quasi messo le mani sulla grande coppa. Oggi inutile gara a squadre senza big e con solo sette team al via.
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