Fondazione Mps per il dialogo tra imprese e ricerca

Fedele al proprio costante impegno per lo sviluppo del territorio toscano, quest’anno la Fondazione Monte dei Paschi di Siena ha deciso di moltiplicare anche gli sforzi a sostegno degli interventi che gestisce direttamente. Le risorse per i cosiddetti «progetti propri», che si affiancano a quelli promossi da terzi, superano infatti ora i 46 milioni, quasi il doppio rispetto ai 24 milioni stanziati nel 2007. Denaro con cui l’Ente presieduto da Gabriello Mancini (il vicepresidente è Luca Bonechi, mentre Marco Parlangeli siede alla direzione generale), non solo continuerà a sviluppare le iniziative avviate ma ne promuoverà di nuove.
Il ventaglio delle novità, quanto al settore dell’arte e delle attività culturali, prevede anche un’indagine sui grandi complessi storici del territorio così da monitorarne l’entità, le caratteristiche e le potenzialità di riuso. Quanto allo sviluppo locale, la Fondazione Mps intende invece avviare uno studio, che coinvolgerà l’Università degli Studi di Siena, per dare vita a un soggetto che istituisca e coordini gruppi di lavoro interdisciplinari. Con l’obiettivo di favorire l’incontro tra il sistema delle imprese e il mondo della ricerca.
A questo si aggiungerà uno studio sulle «vocazioni» della provincia senese quanto agli antichi mestieri artigiani: così da gettare le basi per individuare azioni di sostegno mirate. L’Ente di Palazzo Sansedoni finanzierà, inoltre, attività di formazione internazionale ad alto livello con particolare riguardo alle biotecnologie applicate alla salute dell’uomo per dottorandi e neo-laureati delle università toscane. Infine, quanto al mondo del volontariato, l’obiettivo è attivare sinergie con altre primarie Fondazioni, finalizzate allo sviluppo di progetti di cooperazione internazionale a favore dei Paesi dell’Africa.
Quanto ai progetti di «terzi», la Fondazione Mps vuole stimolare l’ulteriore miglioramento della qualità delle erogazioni attraverso lo sviluppo qualitativo delle domande che verranno presentate, assicurando nel contempo adeguati controlli per il rispetto dei tempi degli interventi e quindi della capacità di spesa. Saranno inoltre individuati prioritariamente quei progetti (partecipati) che rivestono caratteristiche strategiche per il territorio oppure vedono la presenza diretta o indiretta della Fondazione tra i soci, o comunque il suo coinvolgimento nella gestione. A partire dalla Fondazione Musei Senesi, dal Cantiere d’Arte di Montepulciano, e dalla Fondazione Qualivita, oltre a Symbola, Cotec, Mecenate 90, Fondazione Siena Jazz e altre ancora. L’Ente presieduto da Mancini continuerà, poi, a sostenere con forza il «progetto casa» e il potenziamento dell’edilizia universitaria; appoggerà la realizzazione della rete a banda larga in provincia di Siena; la valorizzazione del territorio di Chianciano Terme; il potenziamento delle infrastrutture viarie (tra le quali la metropolitana leggera Poggibonsi-Siena-Buonconvento) e una maggiore «mobilità dolce», grazie a piste ciclabili e strade bianche.
Sulle iniziative culturali, la strategia è coordinare la realizzazione dei festival che ogni anno si svolgono sul territorio, privilegiando i luoghi di produzione e l’alta qualità. Resta, inoltre, l’impegno nel settore della sanità.
Ulteriori priorità di intervento saranno, infine, quelle rivolte alla qualità del paesaggio per uno sviluppo sostenibile partendo dai siti dell’Unesco per estendersi all’intero territorio provinciale. La difesa della qualità delle produzioni agricole e agro-alimentari; la salvaguardia delle risorse idriche del territorio; il miglioramento dei servizi pubblici locali. Oltre al sostegno di interventi di politica sociali, con riferimento ai bisogni delle famiglie, dei giovani, degli anziani e degli immigrati.

Con una specifica attenzione ad agevolare l’accesso dei figli agli asili nido e alle scuole materne; oltre al supporto alle associazioni di volontariato e al terzo settore in generale.

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