nostro inviato a Rimini
Cala il sipario sul Meeting dellAmicizia 2007. E per la chiusura dellevento Comunione e Liberazione regala lultimo palco a un tema più che mai sentito dal movimento: le prospettive della libertà di educazione in Europa. Lospite donore è il ministro Giuseppe Fioroni, insieme al Commissario Ue allIstruzione Jan Figel. Ma il sale prova a metterlo Giorgio Vittadini, presidente della Fondazione per la Sussidiarietà, che osserva come «lItalia sul fronte delleducazione sia un Paese del terzo mondo» come testimoniano i dati Ocse. Causa di questo «disastro» lo statalismo e «certe posizioni politiche che difendono posizioni di 3040 anni fa».
Lo storico dirigente della Compagnia delle Opere ascolta con attenzione lintervento di Fioroni. E si accende quando il ministro della Pubblica Istruzione fa notare come la ripartizione dei fondi contenuto nellultima legge di bilancio preveda - almeno in linea di principio - lo stanziamento ordinario di fondi allargato non solo alle scuole materne e medie inferiori ma anche alle medie superiori. Una novità rimasta sotto traccia che rappresenta un passaggio verso la parità economica e non soltanto giuridica delle scuole, pubbliche e private, e la rottura di uno storico tabù, su cui la sinistra radicale ha sempre eretto barricate.
«Voglio vedere se le forze politiche sono consapevoli di questo passaggio culturale» dice Vittadini. «La svolta, in base a quanto dichiarato da Fioroni, sarebbe epocale perché i fondi verrebbero dati alle scuole non solo in base allesistenza di specifici progetti ma in quanto realtà che educano. Anche se immagino che su questo tema si alzerà il veto della Cgil Scuola e della sinistra radicale. Ma la portata dellinnovazione è grande, allaltezza della Legge Biagi».
Fioroni, di fronte alle sollecitazioni del dirigente della CdO, si mantiene sulle generali. Fa notare di aver rivisto «una parte della legge affinché i finanziamenti vengano dati in via prioritaria alle scuole no profit comprese le superiori». Una conferma concessa, però, senza entrare troppo nel merito.
La falla, però, sembra essere stata aperta nella barriera che da sempre impedisce alle scuole private di andare oltre il riconoscimento giuridico e godere anche del finanziamento pubblico, magari attraverso il sistema dei voucher, adottato dalla Regione Lombardia, come prova a suggerire Vittadini. Allargare questo spiraglio, però, ovviamente non sarà facile, anche se Fioroni, complice la platea che ha di fronte, prova ad assecondare le richieste del popolo del Meeting.
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