Fondi esteri, i Ds smentiscono e querelano

Lettera del rappresentante legale dei Ds, Ugo Sposetti, che smentisce e presenta querela

Roma - I Ds, con l'ex tesoriere Ugo Sposetti, smentiscono e querelano. Sposetti, legale rappresentante dei Ds, replica in una nota segnalando che i Ds sono stati vittima di una attività di "dossieraggio". In particolare, Sposetti afferma: "1) il partito dei Democratici di Sinistra non ha mai gestito, direttamente o indirettamente, conti all’estero; 2) il partito dei Democratici di Sinistra ha già intrapreso iniziative giudiziarie, sia in sede civile che in sede penale, nei confronti di tutti coloro che in questi ultimi anni hanno ipotizzato l’esistenza di un qualche tipo di collegamento tra il partito, o suoi dirigenti, ed il Fondo Quercia (Oak fund); 3) la prima sezione della Corte di Assise di Milano ha, nei mesi scorsi, ammesso la costituzione quale parte civile in seno al processo cosiddetto Security Telecom del partito dei Democratici di Sinistra, che dunque è vittima dell’attività di dossieraggio illecito posta in essere da personale Pirelli e Telecom; 4) nel corso dell’udienza del 30 marzo scorso il Sostituto Procuratore della Repubblica titolare delle indagini ha depositato agli atti del processo, tra i vari documenti, il dossier sul ’Fondo Quercià, definendolo, non a caso, corpo di reato in quanto esso stesso frutto dell’attività di dossieraggio illecito posta in essere». «Nessuno più del partito dei Democratici di Sinistra - prosegue Sposetti - ha interesse ad accertare chi abbia costruito questo falso. Purtroppo, il principale ostacolo all’accertamento della verità è costituito dalla decisione del governo Berlusconi di opporre il segreto di Stato nel processo Telecom in corso a Milano.

Chi vuole chiarezza si adoperi affinchè venga rimosso il segreto di Stato e sia possibile non solo accertare l’identità dei calunniatori che hanno fabbricato il falso dossier sul Fondo Quercia, ma soprattutto accertare mandanti che lo hanno commissionato e chiarire le ragioni per le quali esso fu creato. Ancora una volta - conclude Sposetti - Il Giornale, anzichè riportare in termini corretti la notizia, presta le proprie pagine per una falsa campagna di stampa, unicamente finalizzata a colpire l’avversario politico".

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