da Milano
Nuovi massimi storici per Fondiaria Sai. Il titolo del gruppo assicurativo targato Ligresti non arresta la corsa e dopo il +3,2% messo a segno venerdì, ieri ha stabilito un altro record a 39,55 euro chiudendo con un rialzo del 5,1%. Nel corso della seduta Fondiaria Sai è arrivata a segnare guadagni anche più consistenti a 40,25 euro tanto da convincere Borsa Italiana a intervenire sospendendo il titolo dalle contrattazioni. Nuovi record storici anche per la holding Premafin (+5,6%), che controlla il 35% di Fondiaria.
«Il balzo segnala aspettative di mutamenti in arrivo nella galassia delle società controllate dalla famiglia Ligresti», questo recitavano ieri i rumors di Borsa. I riflettori su Fondiaria Sai però si sono accessi già da giovedì scorso quando in occasione dellannuale incontro con la comunità finanziaria un Fausto Marchionni a tutto campo ha prima illustrato i «risultati record» del 2006, forti di un utile netto consolidato di 601 milioni di euro e un eccesso di capitale di 930 milioni di euro per poi togliere il velo allatteso aggiornamento del piano industriale. Diverse le novità sul piatto: dai rapporti di bancassurance con Banca Popolare di Verona e Novara, alla presentazione di un nuovo concetto di assicurazione attenti al servizio offerto al cliente fino alle servizio in carrozzeria. Questi gli aspetti industriali.
Marchionni ha poi illustrato una serie di dettagli finanziari: dividendi più alti, utilizzo del capitale in eccesso, riacquisto di azioni proprie e costi in calo. Nella corsa per diventare il partner assicurativo di Banca Popolare di Verona e Novara, Fondiaria Sai è indicata in pole position. «Siamo già partner Vita con Novara e questo ci pone in un vantaggio competitivo», ha detto Marchionni. Le altre novità riguardano le strategie interne: primo fra tutti il rilancio del progetto di miglioramento operativo: MiO. Si tratta di un nuovo concetto di servizio assicurativo che punta a seguire il cliente fino alle ultime fasi del risarcimento.
Fondiaria punta a gestire una rete di carrozzerie e fornitura di ricambi auto, sul modello già sperimentato da Mapfre, primo gruppo assicurativo spagnolo. Aspetti industriali a parte, secondo gli analisti a galvanizzare il titolo in questi giorni sono i numeri. «Un piano di riacquisto di azioni proprie del 7%, capitali in eccesso per 900 milioni di euro, una distribuzione degli utili del 60% e cautela sulle acquisizioni estere, sono notizie da far venire lacquolina in bocca a qualsiasi investitore», commenta lanalista di una sim milanese. Tanto che Chevreux ha alzato il prezzo obiettivo sul titolo portandolo a 50 euro dai 48,7 precedenti.
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