Fonsai a picco (-9%) Il piano di Unipol arriva all’Antitrust

Nuovo rovescio in Borsa per la galassia Ligresti, mentre entra nel vivo il confronto sui concambi in vista dell’integrazione tra Fonsai e Unipol (-3%) progetta da Mediobanca. Ieri in Piazza Affari, Fonsai ha perso il 9,14% a un prezzo di 88 centesimi, trascinando al ribasso sia la holding Premafin (-9,5%) sia la controllata Milano Assicurazioni (-4,7%).
Gli advisor sono quindi in contatto serrato per arrivare a una valutazione omogenea sia del patrimonio netto sia degli asset immobiliari: Premafin ha inoltre chiuso il bilancio 2011 attribuendo a Fonsai un valore di 3,95 euro.
Gli advisor dovrebbero fornire le prime stime entro la metà del mese, quando si riuniranno i cda di Premafin e Unipol.
Sale inoltre l’attesa per il verdetto dell’Isvap chiamato a decidere se l’operazione Unipol-Fonsai si configuri o meno come un salvataggio e, quindi, offrire alla Consob l’appiglio giuridico per concedere l’esenzione dall’obbligo di Opa richiesto da Bologna come condizione del riassetto.
Nel frattempo il gruppo di Carlo Cimbri ha consegnato all’Antitrust l’intero progetto di integrazione. Dal deposito, avvenuto il 5 aprile, l’Authority ha 30 giorni di tempo per avviare l’istruttoria.

Sator e Palladio, che osteggiano il progetto curato da Unipol e hanno un piano alternativo, hanno comunque già depositato una «memoria» in cui contestano alcuni aspetti dell’operazione e il ruolo ricoperto da Mediobanca come grande creditore dei Ligresti.

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