Nuovo attacco di Sator e Palladio contro lintegrazione Unipol-Fonsai studiata da Mediobanca. Questa volta la carica è diretta contro Piazzetta Cuccia e chiama in causa lAntitrust: i due fondi di private equity guidati da Matteo Arpe e dal tandem Giorgio Drago-Roberto Meneguzzo hanno infatti presentato al Garante un documento in cui lamentano «diversi profili ed effetti anticoncorrenziali» conseguenti alloperazione Unipol-Fonsai. Loffensiva poggerebbe sul quesito delleffetiva indipendenza della ricapitalizzazione Fonsai rispetto alle nozze con Bologna, per poi soffermarsi sulla ricaduta dellintegrazione dal punto di vista della «concentrazione» del mercato. Sarebbe poi evidenziato il doppio ruolo di Mediobanca e di Unicredit, grandi creditori dei Ligresti e registi del salvataggio. Già nel 2002 lAntitrust chiese a Mediobanca di uscire dal capitale di Fonsai. E, secondo Sator e Palladio, quella stessa delibera (emessa in occasione delle nozze tra Fondiaria e Sai) vieterebbe a Piazzetta Cuccia di avere crediti verso Fonsai (e quindi il prestito subordinato) e partecipazioni. In realtà, secondo altri osservatori, la lettera della delibera si riferirebbe alla sola Premafin.
Dettagli legali a parte lattacco di Sator e Palladio non sembra sollevare preoccupazione in Mediobanca, visto che la squadra dellad Alberto Nagel sta svolgendo un ruolo tipico della banca daffari coordinando laumento di capitale. E che già lanno scorso lAntitrust aveva considerato conforme la posizione di Mediobanca. Senza contare che loperazione favorisce la nascita di un secondo campione delle polizze italiano che potrebbe aumentare la concorrenza verso le Generali.
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