Fonsai si libera degli avviamenti Il nodo Sinergia

Affrancamento dagli avviamenti e vendita di due proprietà immobiliari (Milano e Roma): il cda di Fonsai prosegue oggi la lotta per puntellare il margine di solvibilità. Uno studio di Mediobanca stima che la solvency di Fonsai sia infatti schiacciata a quota 100%, sotto la quale l’Isvap imporrebbe l’aumento di capitale finendo con il mettere all’angolo la famiglia Ligresti. La mossa sugli avviamenti porterebbe a Fonsai (1,65 euro il target price) un beneficio sui margini del 5%. Fonsai vale in Borsa 372 milioni, contro i 450 milioni raccolti con l’aumento di capitale.
A monte della catena di controllo fervono intanto i contatti con i consulenti di Banca Leonardo, e nella prima settimana di dicembre è atteso un incontro con le banche creditrici di Sinergia e Imco. L’obiettivo sembra proporre agli istituti uno slittamento di due anni, al 2015, della moratoria al 2013 concordata a giugno e legata a un piano di dismissioni mai partito a causa del precipitare della crisi dei debiti sovrani. Gerardo Braggiotti dovrebbe proporre per conto dei Ligresti la disponibilità a fare entrare nella filiera delle potenziali cessioni tutto il «tesoro» di casa - in pratica una liquidazione in bonis - in cambio della rinuncia delle banche creditrici ai debiti ulteriori rispetto agli attivi.

L’accordo chiuso a giugno riguardava circa 300 milioni di debito in capo a Sinergia e Imco, le due holding che hanno rispettivamente il 10,2% e il 9,9% di Premafin. Il valore di mercato degli immobili, in pancia al gruppo Sinergia, viene stimato nell’ordine dei 600 milioni.

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