Nome in codice: Antonella. Trentenne, single, vive a Milano ed è una ragazza in carriera. Non sappiamo se, per dirla con le parole di uno spot che va per la maggiore, abbia pure un fisico da urlo e più la chiami al telefonino più si ricarica. Ma di sicuro, al lavoro come nel tempo libero vede e parla con molta gente, si tiene in forma praticando diversi sport, ha gusti raffinati, e segue le mode ma non al punto di sprecare soldi in oggetti inutili quanto costosi. Insomma, è una persona sofisticata e dinamica, che sa dare il giusto valore alle cose (Modelli e novità: guarda la sezione motori de "il Giornale").
Antonella è il cliente tipo a cui si è ispirata la Ford nella progettazione del nuovo modello che l’anno prossimo sostituirà l’attuale generazione di una vettura di successo come la Fiesta e rilancerà la sfida alle più blasonate vetture compatte, a cominciare dalla Fiat Grande Punto. «Abbiamo scelto questa ragazza come target ideale - spiega il direttore esecutivo del design di Ford Europa, Martin Smith - perché in Italia c’è la clientela più sensibile alla sportività e allo stile, anche parlando di utilitarie e vetture da città. Gli altri mercati, nel resto d’Europa e fuori, vanno nella stessa direzione, ma voi avete la storia dalla vostra parte, una tradizione che si rinnova continuamente».
L’Italia, dunque, come esempio per portare al successo la nuova compatta della Ford in tutto il mondo. Primo risultato di questo sforzo è l’audace prototipo Verve che per saggiare le reazioni del pubblico sarà presentato tra pochi giorni sulla più importante passerella europea, il Salone di Francoforte. Il «concept», come si dice in gergo, di una «due volumi a tre porte» che già nel nome esprime un’idea di dinamismo, vivacità e gaiezza. Il resto lo fanno le linee decise del frontale con la grande bocca a trapezio e i fari a goccia, le fiancate con andamento a cuneo e la coda che, guarda il caso, ricordano recenti prodotti Fiat.
Non c’è da fidarsi degli interni, dal look decisamente moderno e originale, troppo per essere veri, mentre le proporzioni e le linee della carrozzeria sembrano già a pochi passi dal traguardo. Altri due prototipi segneranno le tappe di avvicinamento al debutto ufficiale nella seconda metà del 2008 di un modello che si annuncia decisamente innovativo, tanto che non è scontato neppure il mantenimento dello storico nome Fiesta.
Bisognerà attendere la fine dell’anno, invece, per vedere la seconda generazione della Ka: anch’essa un po’ italiana, visto che nasce nella stessa fabbrica e sulla stessa base della nuova 500, ma con un personalità autonoma sia sotto il cofano (nuovi motori Ford a basso impatto ambientale) sia nel look.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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