Formentera, il figlio dell'emiro "occupa" tutta la spiaggia

Il suo panfilo di 120 metri domina "Ses Illetas", uno dei lidi più belli dell’isola. Il ricchissimo kuwaitiano noleggia in blocco lettini e ombrelloni per la sua corte, lui si presenta solo al tramonto

Formentera, il figlio dell'emiro 
"occupa" tutta la spiaggia

Formentera - Quando il panfilo blu e bianco di 120 metri si profila all’orizzonte della spiaggia «Ses Illetas» - la più bella e chic della piccola perla delle Baleari, l’isola di Formentera - sono le 10 del mattino e nelle acque cristalline e docili non c’è quasi nessuno. Sembra tutto tranquillo in questa atmosfera paradisiaca: l’imbarcazione di tre piani, in fondo, è solo la più grande e pacchiana tra quelle milionarie che se ne stanno pigramente davanti alla spiaggia. Non per Nicola, il bagnino veneto che sorveglia la lingua di sabbia e che si frega le mani.

«Ecco, quello è il panfilo di Turam, uno dei figli dell’emiro del Kuwait - spiega con un sorrisone indicando l’immensa imbarcazione di tre piani -. Mi dà 100 euro al giorno solo di mancia per tenergli occupati tutti i lettini e gli ombrelloni della spiaggia per lui e tutto il suo seguito. È così per quasi tutta l’estate. Resta solo qualche posto per i “comuni mortali” che volessero prendere il sole qui. È un affare, mica lo faccio per niente, sai? Chi mi pagherebbe una simile cifra al giorno, senza contare le spese di lettini e ombrelloni. Non è vero Juan? Turam resta un altro mese intero... Evvai!». E i due si scambiano un cinque d’intesa che la dice lunga. A poco a poco sulla spiaggia, silenziosamente, arrivano gli uomini della sicurezza del principe, tipi aitanti ma non troppo, armati di auricolari e occhiali scuri che circondano tutta l’area occupata dagli ombrelloni color crema, mentre la servitù filippina stende diligentemente su tutti i lettini asciugamani blu scuro sui quali campeggia una scritta bianca in un corsivo dall’aspetto vagamente arabeggiante, e che riporta il nome del suo regale proprietario, «Turam». Pian piano, silenziosamente, la spiaggia monopolizzata dalla piccola corte viene invasa da parenti del principe, tutti decisamente in sovrappeso, dai suoi amici e da un nutrito gruppo di bellissime ragazze occidentali avvolte in sobri parei di seta, che indossano micro bikini e fatali occhiali da sole.

Sembrerebbero un gruppo anonimo di bagnanti tranquilli, silenziosi, forse solo un po’ pacchiani, ma il loro sguardo, mentre se ne stanno pigramente stesi a prendere il sole sotto gli ombrelloni sorseggiando bibite, è costantemente fissato sull’immenso panfilo: tutti sono in trepida attesa di Turam. E intanto si godono il sole e il mare di Formentera e di «Ses Illetas», uno dei più belli del Mediterraneo e forse del mondo.

Passano le ore ma del regale ospite neanche l’ombra. Turam e il suo amico Sharif arrivano infatti soltanto intorno alle 18 a bordo di una moto d’acqua per quello che Nicola definisce il «solito blitz giornaliero». Il figlio dell’emiro è un 35enne sovrappeso, alto e panciuto, dallo sguardo impenetrabile. Indossa una camicia verde smeraldo e un paio di calzoncini da bagno bianchi, non è certamente un adone, ma non appena le ragazze lo vedono avvicinarsi alla riva, saltano in acqua e cominciano a urlare come se si trattasse di un divo di Hollywood. Lui non risparmia sorrisi, le sommerge di spruzzi d’acqua, scherza con loro senza mai sfiorarne nessuna nemmeno con un dito. Poi, come in un rito dalle rigide regole, le donzelle urlanti si fanno improvvisamente mute e tornano a riva per ricadere pigramente sui loro lettini. Turam raggiunge la spiaggia attorniato dall’invisibile security e i filippini corrono solerti sulla battigia ad asciugargli i piedi. Il principe si guarda intorno, si accende una sigaretta e stringendo gli occhi a fessura indica un lettino: è quello dove si siederà. Cerchiamo di avvicinarlo, indossando un lungo caftano sul costume e chiedendo rispettosamente di scambiare qualche parola con lui. Turam viene avvisato della nostra presenza, legge attentamente il biglietto da visita e poi ci fa cenno di raggiungerlo, non prima di farci giurare che in giro non ci sono fotografi.

«Vengo qui d’estate ormai da qualche anno - ci spiega gentilmente dopo una vigorosa stretta di mano -. È il posto più bello che abbia mai visto, è tranquillo. All’inizio della stagione noleggiamo il panfilo ad Atene e poi facciamo rotta sulle Baleari. Di notte ce ne andiamo tutti a Ibiza, a divertirci, ma la mattina facciamo subito rotta su Formentera... I miei amici amano la spiaggia, io vengo solo verso sera per salutarli. Sì, affitto tutta la spiaggia di “Ses Illetas” per non avere seccature, la mia corte deve avere un posto dove poter prendere il sole se lo desidera».

E le ragazze? «Amiche», sorride enigmatico lui. Poi saluta e corre in acqua. E con un’agilità insospettabile in un uomo così in carne, salta sulla moto ad acqua e sparisce, diretto verso il panfilo. Proprio come un principe... moderno.

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