Formigoni, altri sette anni al Pirellone?

Chieste garanzie per la candidatura del 2010

Non è in discesa la corsa di Roberto Formigoni verso Roma. Il presidente della Regione continua a spingere il leghista Roberto Castelli come successore e a puntare su un incarico di peso ma gli incastri tra le diverse esigenze della coalizione sono complicati. La presidenza del Senato, che si vota a scrutinio segreto, rischia di essere un terreno sdrucciolevole. Il ministero delle Attività produttive è anch’esso zona di caccia aperta. D’altra parte il governatore non vuole accontentarsi di nulla di meno di un ministero da cui poter incidere sulle politiche della Lombardia e non ritiene che l’Istruzione o la Salute facciano parte dell’elenco. Così, come d’uso in politica, sta valutando l’ipotesi b, ovvero le condizioni per restare in Lombardia. E tra le richieste che si profilano fa capolino «la garanzia sul 2010», ovvero la certezza di rimanere presidente per i prossimi sette anni, essendo il candidato unico di Pdl e Lega alle prossime regionali. Sarebbe il quarto mandato, ma la legge glielo consente.

Una «garanzia 2010» che potrebbe arrivare solo da una dichiarazione esplicita di Berlusconi e Bossi. Sarebbe «un sacrificio» ma di lusso. La Lombardia è una regione di gran peso, tanto più adesso che ci saranno da gestire i fondi dell’Expo.
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