Formigoni, gli insulti dalla sinistra chic

Fischi e insulti contro Roberto Formigoni alla presentazione del progetto per la nuova Darsena in vista di Expo al teatro Dal Verme. E non sono le minacce dei ragazzotti dei centri sociali. No. A fischiare sono le signore della Milano bene, gli elettori radical chic di Pisapia. Gli stessi che, dopo pochi minuti, applaudono alla citazione del cardinale Carlo Maria Martini, fatta dal filosofo Salvatore Veca, sulla convivenza delle diversità. Ma a parecchi di loro sfugge il significato di convivenza democratica. Va in onda il solito copione, compresa l’uscita alla chetichella del sindaco Giuliano Pisapia senza dire parola contro i fischiatori. Proprio come fece il 12 dicembre in piazza Fontana, quando bersaglio degli insulti fu il presidente della Provincia di Milano Guido Podestà. Solo qualche ora più tardi il capogruppo Pd Carmela Rozza critica «l’intolleranza». Imbarazzata la regista dello spettacolo Andrée Ruth Shammah: «I fischi erano per me. L’interruzione con l’intervento di Formigoni era nel copione».
E intanto in Regione il rimpasto è quasi completato.

Dopo i probabili ingressi di Ombretta Colli e Valentina Aprea, sembra che Formigoni sia al lavoro per creare una nuova figura, quella del sottosegretario alla trasparenza da affidare a un nome di prestigio, magari a un ex magistrato con ampi poteri di controllo su tutti gli atti del Pirellone. E Doriano Riparbelli dovrebbe essere il segretario alla presidenza del consiglio regionale al posto di Massimo Ponzoni.

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