Formigoni: «Sì alla lista di Letizia per vincere già al primo turno»

Lupi: «I leghisti non facciano i kamikaze contro il presidente»

Sabrina Cottone

L’obiettivo è portare a casa la vittoria di Letizia Moratti al primo turno. E allora benissimo la lista civica, dice Roberto Formigoni. Anche se la sua è stata bocciata? «C’è chi capisce prima e chi dopo» la risposta tagliente del presidente della Lombardia, che sul progetto di una lista riformista si era scontrato con i vertici di Forza Italia e della Lega. Una risposta lanciata anche agli alleati «che fanno battaglie di retroguardia» sulla lista civica.
Formigoni stoppa i dubbi di Ignazio La Russa che per An pensa a un controllo dei candidati nella lista della Moratti: «Se è una lista civica è chiaro che è responsabilità di chi la compone». E la coordinatrice regionale, Mariastella Gelmini, spiega: «La Moratti ci ha assicurato che deciderà insieme ai partiti». Ma le parole di Formigoni sono soprattutto una risposta alla Lega e al capogruppo lumbard in consiglio comunale, Matteo Salvini, che invita «a non fare una lista civica che sia riedizione del vecchio progetto di Formigoni». Esplicito il vice coordinatore cittadino, Maurizio Lupi: «Dobbiamo smetterla di aprire polemiche nei confronti di Formigoni, che è di Forza Italia e che è presidente della Regione, anche della Lega. Salvini si comporta come l’ultimo kamikaze e se Formigoni fosse vecchio allora lo è anche la Lega. È l’ora di essere tutti uniti per vincere».
È il giorno dell’assemblea degli eletti organizzata dalla coordinatrice regionale, Mariastella Gelmini, che ha portato nei saloni della Fiera seicento persone da tutta la Lombardia, tra parlamentari, consiglieri regionali, comunali e anche di zona. È il debutto del «motore azzurro», come è stata battezzata la mobilitazione del partito per le politiche e le amministrative. L’attenzione è concentrata sulla neo candidata, Letizia Moratti. Formigoni non esce dalla metafora da Formula uno: «Siamo ben rodati e belli caldi». E così: «L’obiettivo della vittoria al primo turno è assolutamente alla nostra portata. Moratti ha spiazzato tutti li ha messi in difficoltà. Anche le lacrimucce sincere che ha spremuto sono state ciò che ci voleva». Il sì alla lista Moratti è appassionato: «Se vuole organizzare una lista rispetto a quella dei partiti è un modo per convincere molti indecisi e incerti e per organizzare a favore della Casa delle libertà gruppi di opinione che non si sono mai riconosciuti in maniera totale all’interno della coalizione».
La Gelmini invita a non concentrarsi troppo sul tema: «La lista civica è un di più, forse un uno per cento. Vinceremo con il trenta per cento di Forza Italia e non con la lista civica». Lupi insiste su tutto ciò che porta «valore aggiunto» e si dice entusiasta dei circa 180 mila contatti in due giorni al sito www.letiziamoratti.it «Tutti questi accessi sono la testimonianza che con la discesa in campo di Letizia Moratti abbiamo centrato il problema».

Quindi un paragone benaugurante, quello con il super votato sindaco uscente: «È un fenomeno che ricorda quello di Gabriele Albertini quando inviò una lettera a tutti i cittadini milanesi per avere un loro giudizio e un loro consiglio sulle cose da fare. Risposero in 250 mila e Albertini vinse al primo turno».

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