Formula 1 Montezemolo: «Altre priorità, il Gran Premio può aspettare»

Il Gran Premio di Roma può attendere. Soprattutto se il suo destino dipendesse da uno dei santoni dell’automobilismo mondiale come il presidente della Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo, che boccia clamorosamente l’idea: per ora non è una priorità romana. «Un Gran Premio di Formula 1 a Roma? Si potrebbe anche organizzare - afferma - una tantum magari, ma se oggi va destinata attenzione alla città credo che sia in funzione di investimenti in infrastrutture, in sicurezza, in illuminazione. A Roma ci sono ben altre priorità. Comunque, se fosse a costo zero e anzi se portasse utili nelle casse, come una tantum si potrebbe anche fare».
Stessa linea per il deputato del Pdl Claudio Barbaro e Alessandro Cochi, delegato comunale del sindaco allo sport: «Massimo rispetto per le considerazioni di Montezemolo - si legge in un comunicato congiunto - ma pensare a una realizzazione straordinaria e unica del Gran Premio di Formula Uno a Roma, sarebbe una soluzione antieconomica. Un evento una tantum, infatti, non basterebbe per trainare il turismo capitolino». «Abbiamo più volte ribadito il carattere totalmente autofinanziato dell’evento - concludono - escludendo qualunque ricorso a finanziamenti di carattere pubblico o istituzionale. Non solo, ma a coloro che insistono in polemiche strumentali sull’utilizzo di risorse da destinare ad altre priorità, vogliamo chiarire, una volta per tutte, che non solo la F1 nella Capitale si realizzerà esclusivamente con il contributo dei privati, ma che l’indotto economico-finanziario che si produrrà a Roma con la realizzazione annuale del Gran premio permetterà anche di recuperare introiti da destinare al miglioramento dei servizi sociali, sportivi e culturali della città».
Intanto, a proposito di Gran premio, ieri è stato sciolto per mancanza del numero legale (ed è la seconda volta), il consiglio comunale che avrebbe dovuto votare la mozione sulla corsa di Formula Uno. Il documento impegna il sindaco e la giunta a valutare l’impatto ambientale, economico e finanziario legato allo svolgimento del Gran Premio nella Capitale e a verificare l’opportunità di costituire un comitato tecnico-interistituzionale per «appurare la convergenza di interessi per la realizzazione dell’evento sportivo e le condizioni tecnico-progettuali in ordine alla localizzazione territoriale che meglio si presta a questa finalità». In base alle indiscrezioni circolate nei giorni scorsi, il luogo potenzialmente più adatto sarebbe nella zona dell’Eur. La mozione, inoltre, impegna a «verificare le effettive condizioni di ritorno economico-finanziario e occupazionale, oltre che di immagine, per la Capitale».

Il Comune dovrà farsi garante presso la Federation internationale de l’automobile (Fia) per proporre Roma come sede permanente di una gara di Formula Uno ma garantendo che ciò non rappresenterebbe la volontà di sostituirsi al Gran premio d’Europa che si svolge a Monza. Quello della Capitale sarebbe un Gran Premio che potrebbe svolgersi sotto l’egida di quello già esistente «per l’importanza storica e culturale che Roma rappresenta per il vecchio continente».

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