Roma

Foro Italico: al via l’operazione di restyling

Omar Sherif H. Rida

Ufficialmente al via l’operazione «Parco dello Sport» che donerà, una volta terminata, un nuovo look alla storica area del Foro Italico. Ieri, nella Sala delle Bandiere del Campidoglio, la firma del Protocollo d’intesa tra il Comune, la Regione, Coni Servizi spa e il ministero per i Beni e le Attività culturali. Un programma di riqualificazione da 80 milioni di euro d’investimenti complessivi (che arriveranno da Coni Servizi, fondi pubblici e project financing) e che nelle intenzioni dovrebbe creare 400 nuovi posti di lavoro e portare il numero annuo di visitatori a 5 milioni.
Cinque come le sezioni d’intervento per il recupero architettonico e paesaggistico del Foro Italico, assegnato nello scorso luglio al Coni dal ministero dell’Economia: il «portale Sud» (con il Museo dello Sport nella palestra della scherma, per anni aula bunker per i processi sul terrorismo), il Complesso del Tennis (con la realizzazione del nuovo Centrale mediante un concorso internazionale), il Complesso delle piscine, il Sistema dei percorsi pedonali e dei parcheggi (con spazi verdi riqualificati, un nuovo parcheggio sotterraneo con mille posti auto, realizzazione di strutture commerciali) e, dulcis in fundo, lo Stadio Olimpico, dove verranno realizzati i famosi «box vip» in Tribuna Monte Mario e il «Museo Store» di Roma e Lazio, oltre a spazi per gli sponsor, la ristorazione e i servizi. È stato invece eliminato, rispetto al progetto iniziale, l’hotel a 5 stelle da edificare sulla collina di Monte Mario che aveva suscitato le proteste di Legambiente e la contrarietà dello stesso assessore comunale all’Urbanistica, Roberto Morassut («non lo avremmo mai fatto passare», ha ribadito anche ieri).
«Ai primi di ottobre - spiega l’amministratore delegato di Coni Servizi, Raffaele Pagnozzi - inizieranno i lavori per la ristrutturazione della sede degli Internazionali, che termineranno prima della prossima edizione». Tempi più lunghi per gli altri lavori: «Entro maggio 2006 - continua Pagnozzi - arriveremo alla definizione dell’Accordo di programma con i progetti tecnici, e alla fine dello stesso anno arriveranno le autorizzazioni. Nel 2007 infine partiranno i bandi di gara». «Sarà un intervento rispettoso della storia architettonica della zona - sottolinea il sindaco Walter Veltroni -, che ci avvicina al nostro obiettivo di dotare Roma di quattro città dello sport: il Foro Italico, Tor Vergata, l’Eur con con il Palalottomatica e il Velodromo appena ristrutturato, e Ostia con la Stella Polare e gli altri impianti». Veltroni ha quindi rilanciato la candidatura della capitale per i Giochi Olimpici del 2016.
Chiusura scoppiettante riservata alla questione stadio, con l’intervento del presidente del Coni, Gianni Petrucci: «L’Olimpico non rappresenta un fastidio, come molti ripetono. Di plastici in questi anni ne ho visti molti - prosegue con un chiaro riferimento al presidente della Lazio, Lotito -, ma credo che questa città non abbia bisogno di altri stadi. Comprendo tuttavia l’esigenza delle società di patrimonializzare, tanto che vorremmo far aumentare la percentuale della Roma - secondo alcune indiscrezioni fino al 50 per cento - nella gestione dell’impianto».
Sul «Parco dello Sport» infine sono arrivati anche i commenti dell’opposizione capitolina.

Secondo il consigliere comunale di An, Luca Malcotti, «grazie alle risorse del governo di centrodestra ora è possibile dare un futuro al Foro Italico, un progetto sul quale continueremo a vigilare».

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