Forse un tubo spaccato nel vicino cantiere ha provocato il crollo della rimessa dell’Atac

Aurigemma (Fi) chiede a Veltroni una struttura comunale che controlli l’esecuzione dei lavori

Nel crollo di via Montenero il vicino Pup in costruzione avrebbe avuto un ruolo. Sarebbe stata infatti la rottura di una tubatura dell’acqua nel cantiere del parcheggio ad agevolare il disastroso cedimento della rimessa Atac. L’ipotesi arriva dopo il sopralluogo effettuato ieri dalla Commissione di alta vigilanza, costituitasi lunedì, che entro dieci giorni dovrà chiarire le cause dell’incidente. Lo ha reso noto Fabrizio Panecaldo, delegato del sindaco alle politiche della sosta. Che ritiene comunque «molto importante che la prima risultanza del sopralluogo sia stata l’esclusione di problemi legati alla falda o al sottosuolo come causa del crollo». Dunque non è colpa della natura. «È possibile invece - continua Panecaldo, raccontando che a segnalare la perdita d’acqua è stato il consigliere municipale di An Toni Gemellaro - che l’incidente sia da imputarsi all’errata esecuzione di una palizzata e sia legato alla rottura di questa tubatura durante i lavori di cantiere. Una rottura forse sottovalutata dalla ditta e che, secondo il sopralluogo, ha comportato il cedimento di due piloni: il cemento gittato nel loro interno è stato dilavato dall’acqua». Panecaldo ha poi annunciato di voler chiedere a Veltroni di rendere «obbligatoria la commissione di alta vigilanza su tutti i parcheggi, compresi quelli a basso rischio come era questo».
Basso o non basso, qualche timore il Pup di via Muggia lo aveva sollevato già in passato. Il consigliere comunale azzurro Antonello Aurigemma ricorda che due anni fa Antonio Tajani presentò un’interpellanza al sindaco proprio sulla pericolosità di quel cantiere, ma «la giunta - osserva Aurigemma - non diede alcuna risposta».

E quindi, visto che le perplessità di allora non erano forse così infondate, l’esponente di Fi ieri ha presentato una nuova interpellanza urgente a Veltroni, «per sapere se non ritenga doveroso, oltre a sospendere i lavori di via Muggia fino a conclusioni delle indagini, mettere in piedi una struttura dell’amministrazione per controllare l’esecuzione dei lavori; se intenda convocare una nuova conferenza dei servizi alla quale possano partecipare anche le rappresentanze dei cittadini coinvolti e il XVII Municipio al fine di concordare come proseguire i lavori garantendo la sicurezza dei cittadini».

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