«Un forte boato, sembrava il terremoto»

«Un forte boato, sembrava il terremoto»

«Abbiamo sentito un forte boato, sembrava il terremoto». Il terrore è stampato negli occhi degli abitanti dello stabile in via Pietro Caleffi, a Colli Aniene. «Mi sono affacciato da una finestra di casa mia e ho visto un gran polverone e dei calcinacci nel vialetto sotto casa, in quel momento ho capito che doveva essere esploso qualcosa» racconta un condomino. Molti spiegano che nell’appartamento in cui è avvenuto il botto abita un uomo anziano e lo descrivono come «una persona un pò strana, bisognosa di assistenza».
«Quando è arrivata l’ambulanza è uscito con le sue gambe e non in barella - spiegano i vicini -. Stava sempre chiuso in casa. Fino a quando è vissuta sua madre hanno abitato insieme ed era lei che se ne prendeva cura. Poi, dopo la sua morte, si è lasciato andare a se stesso». «Ogni 2 settimane veniva una persona forse dei servizi sociali che lo faceva uscire un pò da casa - affermano altri abitanti della palazzina -. È una persona molto introversa, ma non ha mai dato alcun tipo di problema, usciva solo per andare a comprare il giornale e poi tornava a casa».
I segni della deflagrazione sono ben visibili su entrambe le facciate dello stabile, dove tre pannelli esterni sono stati fortemente lesionati e, in alcune parti, si sono staccati dal corpo dell’edificio. Anche le tende e alcune finestre dell’appartamento sono state sbalzate ad alcuni metri di distanza.

È ancora evidente lo choc di molti residenti, molti sono spaventati, altri infuriati. «Se voleva farsi saltare in aria - tuona uno senza pietà - non deve tornare a vivere qui, perché ha messo a repentaglio la vita di decine di persone».

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