Marcello Gastaldi
da Roma
Bologna atto IV: la Fortitudo, per il quarto anno consecutivo batte Roma (63-62) e si lancia verso una finale meritata soprattutto per quanto mostrato negli ultimi, incredibili 10 minuti di gioco. Nessuno avrebbe davvero sperato tanto nel capoluogo bolognese quando sul 49-30 il Palalottomatica era una bolgia, ma questo è lo sport e un plauso va allo sportivissimo pubblico di Roma che alla fine applaude i vincitori lasciando alla Climamio la possibilità di festeggiare in assoluta tranquillità: una lezione di sport. Al via la prima palla è di Roma, con Repesa che decide di affidare il timone della Climamio a Rodolfo Rombaldoni. Righetti segna subito da tre, ma dopo soli 3 di gioco è già con due falli. I padroni di casa palesano un maggiore nervosismo e la frazione si chiude con Helliwell che commette il terzo fallo. Smodis apre il secondo quarto con una tripla, mentre Pesic toglie dal campo un ispirato Barton. La Climamio non riesce a trovare fluidità, nonostante una Roma in crisi nervosa, con Righetti che si porta anche lui a quota 3 falli. È dalla lunga che i padroni di casa trovano le chiavi di casa: Hawkins prima e un meraviglioso Righetti dopo, lanciano la Virtus che in poco più di 60 secondi, assesta un 10-0 che stordisce al punto Bologna, da lasciare Basile incapace di dare palla in 24". Il nervo è scoperto, Roma lo capisce è inizia ad affondare. Sconochini porta il vantaggio sul 30-16, con il solo Smodis che lancia segnali dall'emisfero bolognese. Si va al riposo sul 32-23. Dopo i 25 punti di gara 1, Roma riesce a fare ancora meglio lasciando alla Climamio la miseria di 23 punti in due frazioni. Si torna in campo e Roma vola grazie a una difesa monumentale e al risveglio di David Hawkins: Bologna è tutta nelle mani di Smodis ma Roma sembra non fermarsi più. Palle recuperate e triple che aprono la partita e che lanciano Roma siano al 49-30. È il momento che la storia prende un'altra direzione. Bologna, mentre il Palalottomatica è in festa, segna un decisivo 9-0 di fine frazione e sul 49-39, iniziano gli ultimi 10 terrificanti minuti: Roma inciampa, Righetti commette fallo e Belinelli si prende un gioco da tre che riporta Bologna a vista sul 49-42. Tripla di Edney, Roma torna avanti di dieci (55-45), ma tutti iniziano a capire che la Virtus non c'è più.
Belinelli punge da tre, mentre i padroni di casa perdono palloni. Douglas ruba palla e si arriva al 55-51, ancora un suo canestro sigla il sorpasso e Bologna capisce che oramai è fatta. Barton da il colpo di coda, ma arriva l'unico tiro «ignorante» di Basile, quello che manda Bologna in finale.
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