
Dunque quando ieri è calato il sipario dell'ultima puntata, a nessuno è venuto in mente che «Forum» fosse in onda da quarant'anni, da quella prima puntata andata in onda a settembre 1985 condotta da Catherine Spaak all'interno della Buona Domenica di Maurizio Costanzo. Adesso al timone c'è Barbara Palombelli, che nel 2013 ha preso il posto di Rita Dalla Chiesa cambiando un po' gli obiettivi e il tenore del format ma rimanendo sempre in linea con il pubblico. E lo confermano i dati di ascolto. La quarantesima edizione di Forum, su Canale 5, si è imposta nella propria fascia con una media del 19% di share e 1.350.000 telespettatori che, oggi come oggi, sono un dato molto pregiato. Lo Sportello di Forum è il programma più visto del daytime di Retequattro con una media del 6.4% di share e 721.000 telespettatori. In entrambe le trasmissioni Barbara Palombelli porta in scena il proprio modo di condurre che è rigoroso ma empatico, mai troppo sbilanciato verso la battuta né troppo rigido e austero per essere incasellato soltanto in quello del giudice televisivo.
Anche per questo il programma è un punto di riferimento non soltanto per chi lo segue tutti i giorni ma pure per chi non lo fa. Forum è infatti un «brand» riconoscibilissimo, un programma che in qualche modo ha anticipato anche l'attuale tendenza di portare in tv i casi di cronaca giudiziaria. A fare la differenza, comunque, c'è sempre il garbo di un programma costantemente in bilico tra legge e folclore, tra normativa e spicciole vicende di vita vissuta, matrimoniale o condominiale che per fortuna sono sempre affrontate con rispetto e consapevole dosaggio di ironia.
Oltretutto, e questo magari non è così conosciuto da chi non è telespettatore abituale, Forum affronta anche temi di grande attualità - dai diritti civili alla immigrazione - che sono slegati dalla rigida disciplina normativa ma vengono pure discussi da scrittori, giornalisti e politici. In sostanza, Forum è (anche) uno sportello di attualità che nel «day time» televisivo non è così frequente. In poche parole, la qualità paga sempre.