Candidati uscenti tutti riconfermati; i nuovi candidati, invece, da nominare al più presto, subito dopo lestate: è lobiettivo che si è data Forza Italia, nel corso del recente incontro che ha riunito, sotto la presidenza di Silvio Berlusconi, tutti i quadri locali, regionali e nazionali. Per la Liguria, ha partecipato lonorevole Enrico Nan, coordinatore regionale del partito, che parla di «rilancio a tutti i livelli della proposta politica».
Ma non si diceva che il partito unico avrebbe cancellato Forza Italia?
«Niente affatto - replica Nan -. Dalla riunione è emerso il contrario».
Eppure, alla vigilia, le voci andavano in quella direzione.
«Voci interessate, evidentemente. La realtà ha fatto giustizia di perplessità e confusione. E lincontro ha rappresentanto soprattutto unoccasione di approfondita riflessione comune».
Forza Italia, dunque, resta.
«Non solo. Esce rafforzata. E non cè contraddizione, come ha spiegato bene lo stesso Berlusconi, e come è stato recepito altrettanto bene dai presenti».
È il caso di spiegarlo anche a quelli che non cerano.
«Il concetto è questo: il dibattito sul partito unico si è aperto per iniziativa di Berlusconi. Giusto chiedere e ottenere chiarimenti. Anche per questo è stata organizzata lassise nazionale».
Che ha deciso...
«...di andare avanti verso lobiettivo strategico della federazione dei partiti che si riconoscono nel progetto politico uniforme».
Nel frattempo?
«Nel frattempo, nessuno pensa di annullare lidentità dei vari partiti, e quindi nemmeno di cancellare Forza Italia. Berlusconi, anzi, ha esplicitamente escluso che si vada a uno smembramento del nostro partito».
La federazione, allora?
«Ci siamo trovati daccordo nel riconoscere che si va verso il disegno federativo, che significa: volontà di una gestione più unitaria delle scelte».
In Liguria, a Genova in particolare lavete già fatto.
«È vero. Lha realizzata, con ottimi risultati, il presidente della circoscrizione Medio Levante, Pasquale Ottonello. Ora andiamo avanti».
Tempi e modalità.
«Partiamo dai tempi: ci siamo dati una serie di scadenze, traguardate ovviamente alle elezioni politiche della primavera del prossimo anno, anche se, sia ben chiaro, la prospettiva del partito unico va al di là della scadenza elettorale».
Andiamo per ordine.
«A fine luglio ci sarà unassemblea costituente che inizierà il lavoro preparatorio alla realizzazione effettiva del progetto».
Lestate blocca tutto.
«Assolutamente no. Poiché la ferma intenzione è quella di anticipare la definizione dei candidati dei vari collegi (diciamo a settembre, massimo ottobre), il periodo estivo non sarà una pausa per il nulla. Tuttaltro».
Diventa ancora più importante curare lorganizzazione.
«Infatti. E questo, dopo i tempi, è il secondo passo fondamentale da compiere. Studieremo le modalità più opportune e adeguate allimpegno, per mettere a punto la migliore organizzazione».
È fondamentale il coordinamento.
«Ci dedicheremo a riorganizzare tutti i collegi. E quando dico tutti, comprendo anche quelli cosiddetti di frontiera, dove è più difficile ottenere consensi».
Non si deve rinunciare a priori.
«Il messaggio è proprio questo. Non daremo nulla per scontato, né in senso favorevole, né al contrario. Bisogna battersi ovunque e a fondo».
È una dichiarazione di guerra alla sinistra?
«No. È una prospettiva di successo del centrodestra».
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