«La giunta provinciale è composta dal presidente e da un numero massimo di sei assessori, a uno dei quali il presidente assegna la funzione di vice presidente».
Dopo le polemiche sull'aumento del numero dei membri delle commissioni consiliari, la clamorosa uscita dall'aula un paio di settimane fa e la denuncia al prefetto, l'opposizione in provincia torna alla carica contro gli sprechi della politica. La proposta di dimezzare gli assessori provinciali, portandoli da undici a sei, era già stata presentata lo scorso febbraio al presidente Alessandro Repetto. Ieri mattina i capigruppo della minoranza l'hanno tirata fuori dal cilindro un'altra volta presentandola in prima commissione, quella si occupa degli affari istituzionali. La riduzione, secondo il centrodestra, che ha firmato il documento compatto insieme all'Udc, se approvata, permetterà di migliorare la funzionalità dell'ente e non soltanto eviterà uno spreco di denaro pubblico, considerato che ogni assessore guadagna mediamente 3500 euro al mese. «Non si tratta soltanto di un taglio dei costi - spiegano i capigruppo dell'opposizione - ma di una ridefinizione organica che vede, in una logica d'ordine, coincidere le sei commissioni consiliari permanenti con sei aree di competenza della provincia sotto la direzione di sei assessorati. Si eviterebbero, in tal modo, sovrapposizioni di competenze e deleghe con conseguente confusione e frammentazione dei ruoli tra gli assessorati».
«Snellire la burocrazia, snellire le procedure e semplificare i percorsi con un risparmio - attacca Renata Oliveri - è qualcosa cui i cittadini hanno diritto. Soprattutto di questi tempi. La provincia di Genova è, a livello nazionale, rispetto al numero di abitanti, tra gli enti che hanno il maggiore numero di assessori. Non è tutto. Quasi la metà delle deleghe, quelle importanti, sono in mano al presidente Repetto. La riduzione del numero degli assessori dovrebbe essere quindi una cosa naturale considerato che perfino la regione intende ridurre a nove le poltrone degli assessorati. Repetto poteva però pensarci prima. In campagna elettorale questo punto era uno di quelli più importanti del mio programma. La provincia è utile per i cittadini ma non deve essere uno di quegli enti ridondanti come le comunità montane, gli enti parco e altre istituzioni». «La legge prevede un massimo di dodici assessori - spiegano gli altri capigruppo - già adesso, quindi, Repetto potrebbe ridurne il numero senza la modifica allo statuto. Forse ha le mani legate per accordi preelettorali.
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