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Forza Italia: "Un film già visto con Prodi". Storace: "Fotocopia malandata di Sarkozy"

Forza Italia: "Un film già visto con Prodi". Storace: "Fotocopia malandata di Sarkozy"

Roma - «Un film già visto. Nel discorso di Veltroni al Lingotto, fatto di tante ovvietà e impregnato di facile buonismo, sembra di rivedere l’immagine sbiadita del Prodi candidato leader, con il sonoro gracchiante delle buone intenzioni cancellate dal tempo. Abbiamo scoperto oggi quello che già sapevamo: le posizioni di Veltroni, pur con qualche retaggio di comunismo che richiama le sue origini, sono comunque inconciliabili con quelle della sinistra radicale. Così come Prodi ha di fatto tradito il suo impegno con gli elettori, la stessa cosa accadrebbe anche per Veltroni e per gli obiettivi che ha enunciato oggi a Torino». Da Forza Italia la bocciatura di Veltroni è netta, nessuna attenuante come sottolinea l'azzurro Renato Schifani. Anzi, qualcuno dice Veltroni ma lo pronuncia alla francese, un Veltroni-Sarkozy, insomma.

Storace: il suo programma? fotocopie malandate di Sarkozy «Sicurezza, formazione, ambiente, patto enerazionale: crescono in Italia, dopo il discorso di Veltroni a orino, le fotocopie malandate di Sarkozy...», commenta infatti il senatore di An Fancesco Storace.

Cicchitto: discorso grigio e ovvio «Va dato atto a Veltroni, questa volta, di non aver fatto un discorso fondato sulle citazioni. Il risultato però è stato quello di un discorso grigio e per una parte cospicua ovvio», aggiunge Fabrizio Cicchitto, vice coordinatore di Fi. «Veltroni ha misurato col bilancino - spiega - i punti nel quale essere più a destra o più a sinistra delle impostazioni tradizionali del suo partito con l’obiettivo di dare l’apparenza di proporre cose nuove rimanendo saldamente attestato a tutto ciò che non crei troppi problemi all’alleanza tra la sinistra cosiddetta moderata e quella radicale». «Le parti che contano sul piano programmatico, fisco compreso, sono del tutto schiacciate sull’attuale governo. Prodi e Veltroni, in sostanza, sono le due facce della stessa medaglia, una politica di governo che sta creando seri danni al paese».

Bondi: sarà sempre ostaggio della sinistra «Walter Veltroni ha recitato diligentemente e pedissequamente il programma di 281 pagine scritto da Prodi, facendo finta di non sapere che quel programma è stato buttato nel cestino dalla stessa maggioranza che sostiene l’attuale governo. Ma ciò che sorprende di più del discorso pronunciato da Veltroni è la totale e stridente distonia tra la sua rappresentazione della realtà e le scelte compiute dalla sinistra sia durante gli anni dell’opposizione sia nel corso dell’esperienza fallimentare di questo governo». Così il coordinatore di Forza Italia, Sandro Bondi, commenta il discorso del candidatoi segretario del Pd. «Rispetto alla prova negativa offerta da un governo sostenuto dalla sinistra e dal suo stesso partito e dalla profonda delusione che questo governo ha suscitato fra gli elettori della sinistra, Veltroni avrebbe dovuto fornire delle risposte concrete e non vendere sogni e illusioni. Non lo ha fatto, nè lo poteva fare, perchè il suo obiettivo è quello di continuare a governare l’Italia con la sinistra estremista e radicale. Solo così infatti - sottolinea l’esponente azzurro - la sinistra in Italia può avere la speranza di restare al governo. Perciò Veltroni, al pari di Prodi, sarà sempre ostaggio della parte più estrema della sinistra italiana che fonda ancora la propria politica su una antistorica ortodossia comunista». 

Capezzone: discorso in chiaroscuro «Il discorso di Walter Veltroni mi è parso un intervento in chiaroscuro: carico di molte buone intenzioni, ma ancora assai vago in molti passaggi». Così Daniele Capezzone (Rosa nel pugno), presidente della commissione
Attività produttive della Camera ha commentato il discorso del
sindaco di Roma. «Gli va riconosciuto - aggiunge - di essersi posto le omande giuste, ma purtroppo mancano spesso risposte concrete
sulle questioni più stringenti (con alcune eccezioni: penso alla Tav). In particolare, non si può insieme invocare il cambiamento, e dall’altra difendere a spada tratta le politiche errate del governo Prodi: facendo così, non c’è un forte cambiamento in vista, temo. Le "buone intenzioni" fiscali sono certo utili, ma fino a un certo punto: quel che conta (e che è mancato, per ora) è un impegno preciso, quantificato, oltre alla cancellazione di buona parte delle misure di Prodi e Visco. Più positiva mi è parsa la parte sulla legge elettorale e sul sistema istituzionale: ma che diranno i partiti e i partitini
alleati?».

Galan: discorso di destra, copiato da Berlusconi Per il presidente della giunta regionale del Veneto, Giancarlo Galan, quello veltroniano è un discorso già sentito, pronunciato dal leader del centrodestra, Silvio Berlusconi. «Il sindaco-messia Veltroni - sottolinea Galan in una nota - poteva risparmiarsi il viaggio al Nord. Il suo discorso lo abbiamo già sentito. Lo ha pronunciato qualche anno fa Silvio Berlusconi ed ancora oggi Berlusconi, Fini, Bossi e Casini dicono le cose che spaccia per sue il sindaco-messia». «Assurdo - prosegue il governatore - quindi che il vecchio ragazzo comunista venga a raccontarci la sua favoletta nel Nord che continua a sopportare tutti i guai combinati dal Governo Prodi.

Veltroni - affonda Galan - è così emozionalmente di destra che quasi mi sono commosso».

 

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