Forza Italia sbanca, l’Ulivo perde l’8%

Quelli di sinistra che sminuzzano e tritano ogni voto vorrebbero sminuzzare e tritare anche gli aggettivi. Impresa impossibile quando a Magenta si passa dal 34 al 16 per cento dalle amministrative 2002 a quelle di domenica e lunedì scorso, o quando la perdita di consensi è pari al cinque per cento (Abbiategrasso) oppure quando l’isola rossa di Pieve Emanuele perde nove punti tondi. E l’otto per cento a Legnano. Ecco, il tracollo dell’Ulivo (in media dell’otto per cento) destinato a pesare sull’incognita del partito democratico.
E intanto Forza Italia si afferma come il primo partito in dodici amministrazioni comunali (sopra i 15mila abitanti) su quattordici. Sì, avete letto bene: Forza Italia è il primo partito ad Abbiategrasso, Garbagnate, Legnano, Rho, San Donato, Magenta, Buccinasco, Melegnano, Pieve, Lissone, Monza e Cernusco sul Naviglio.
Ma, attenzione, anche in quel di Sesto San Giovanni dove, Forza Italia, non è il primo partito cittadino ha comunque mantenuto il dato delle politiche. Quella che doveva essere una passeggiata nell’ex Stalingrado d’Italia si è trasformata in un pianto greco della «sinistra punita» dai cittadini del Nord come riconosce persino Filippo Penati, presidente della Provincia. Davanti alla devastazione, allo tsunami Penati fa mea culpa: «Abbiamo tradito le speranze di chi ha votato perché voleva il cambiamento». Ammissione che, nel suo finale, non ha però un senso logico: «Con i risultati del ballottaggio sono certo prevarranno i candidati sindaci dell’Unione».

Auspicio di chi, forse ancora sotto choc, non si rende conto che la sinistra è stata scaricata dagli elettori persino in quartieri popolari, come nel rione San Rocco a Monza dove il sindaco della Cdl è riuscito vincitore in tutte le sezioni, nessuna esclusa. E Forza Italia? Sempre sopra tutti i partiti anche nel quartiere doc della sinistra, dove due anni fa Penati aveva fatto «cappotto» di voti.

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