Forza nuova, convegno e raduni Milano sotto assedio per 10 ore

Saranno almeno cinquecento gli aderenti a Forza nuova che già da ieri hanno iniziato a calare in città per il convegno delle 15 all’Hotel Cavalieri. Che rimarrà anche l’unico loro appuntamento, poiché il questore ha negato i presidi delle 11 a Sant’Ambrogio e delle 18.30 in piazza Cordusio. Parecchie centinaia invece gli «antifascisti» che sempre alle 15 manifesteranno in piazza della Scala. In mezzo le forze dell’ordine, 650/700 agenti.
Il primo momento di criticità è atteso in nottata in piazza Aspromonte, sede di Forza nuova che da ieri ospita i primi simpatizzanti arrivati in serata. Dettaglio noto anche ai Centri sociali che hanno chiamato i «compagni» a vigilare. La tensione salirà poi progressivamente quando arriverà la gran massa di manifestanti. Inizialmente erano previsti non più di 200/250 simpatizzanti di destra ma con tutta la «promozione» fatta dalla sinistra antagonista e antifascista, mai Forza nuova ci sarebbe riuscita da sola, il numero è destinato almeno a raddoppiare. Dall’altra parte si parla di 1.000/2.000 antagonisti che parteciperanno alla commemorazione delle vittime del nazifascismo alla loggia dei Mercanti e poi presidio in piazza della Scala organizzato da Anpi, varie sigle di sinistra e sindacati. I Centri sociali tuttavia non potranno contare sulle loro «forze speciali», cioè gli anarco insurrezionalisti che hanno snobbato l’appuntamento locale preferendo il palcoscenico internazionale del vertice Nato di Strasburgo.
Altro momento di crisi, per fortuna evitato all’ultimo momento, alle 11. Forza nuova aveva organizzato un presidio a Sant’Ambrogio per poi recarsi a messa in basilica. Il permesso alla manifestazione è stato negato, in serata è arrivata la notizia che Forza nuova aveva annullato l’happening. Così almeno un focolaio di tensione è stato cancellato. Ma sarà solo un segmento in una giornata che si annuncia molto lunga. Altra possibili difficoltà poi nel primo pomeriggio in piazza Aspromonte da dove dovrebbero partire i forzanovisti. Non certo in corteo, proibito, ma alla spicciolata e in metropolitana, anche se la fermata di piazza Missori della gialla sarà chiusa in quelle ore.
Ma proprio in centro sono attesi i momenti più difficili. I centri sociali potrebbe tentare di prendere la piazza come fecero l’11 marzo 2006 in corso Buenos Aires: quel giorno alle 15 era previsto un corteo dell’estrema destra ma già a mezzogiorno partirono attacchi alle forze dell’ordine, incendi e devastazioni. Il Cavalieri inoltre è in grado di ospitare non più di 250 persone, altrettanti simpatizzanti di destra rimarranno fuori: a fare cosa, non si sa. Per questo la polizia aveva inutilmente cercato di convincere Fn a optare per un hotel periferico, sarebbe meglio difendibile ed eviterebbe devastazioni in centro.

Niente da fare: negate le Stelline, rinunciare al Cavalieri sarebbe un rospo troppo duro da digerire. Finito il convegno, alle 18.30 i forzanovisti potrebbero spostarsi in Cordusio per un presidio, anche questo proibito. In totale, minuto più, minuto meno, per Milano almeno una decina d’ore ad alta tensione.

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