Cronaca locale

Forzato della rapina: 4 colpi in 45 minuti

Stakanovista della rapina, in meno di un’ora ha colpito in quattro diversi esercizi commerciali. L’ultimo raid gli è stato fatale: lo hanno arrestato mentre fuggiva a piedi. «Sono disperato e senza lavoro, avevo bisogno di soldi, se non mi aveste fermato avrei continuato per ore» ha spiegato ai carabinieri.
Il raid inizia l’altra sera verso le 19 a Rho quando il nostro eroe, un pregiudicato milanese di 32 anni, dopo essersi «carburato» con qualche bicchierino assalta la gelateria «Rossini» in via Garibaldi. Brandendo un paio di forbici riesce a farsi consegnare dalla proprietaria i 200 euro.
Pochi minuti dopo è la volta del negozio «Sommaruga Casalinghi», di via Buon Gesù, a poche centinaia di metri di distanza, dove però viene messo in fuga dalla e coraggiosa reazione della proprietaria. Tanto per capire lo spessore criminale del «nostro». Il pregiudicato torna allora sui suoi passi e si dirige verso la stazione ferroviaria. Così concentra la sua attenzione sulla farmacia «Stazione», ubicata in Piazza Libertà. Aggredisce e minaccia il titolare con le solite forbici e riesce a farsi consegnare circa mille euro.
Imprese che non passano inosservate, al centralino della Compagnia di Rho iniziano a piovere telefonate, escono così le prime pattuglie che iniziano a rastrellare il centro. In mano una descrizione: giovane, felpa scura con logo automobilistico sulla schiena. Una vera caccia all’uomo, che vede impegnate anche le pattuglie dei militari provenienti da comuni vicini.
Intanto il bandito si sta già attrezzando per colpire ancora, sfruttando l’orario di chiusura dei negozi, quando al loro interno rimangono soltanto i titolari. Sono le 19,45 quando fa irruzione in una cartoleria della via Meda puntando l’arma contro la commerciante, sperando di racimolare ancora qualche euro. Ma arrivano i carabinieri e il giovane fugge, inutilmente, a piedi lungo via Italia. «Ero disperato, non sapevo quel che facevo» ha continuano a ripetere ai carabinieri.

Si, ma anche un po’ sbronzo.

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