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Le foto dei cani sulle lattine: birreria a caccia di adozioni

Succede in Florida, mentre in Canada un caffè-libreria lascia i gatti liberi di scorrazzare e cercare famiglia

Le foto dei cani sulle lattine: birreria a caccia di adozioni

Ci sono modi diversi e talvolta originali per invitare i cittadini ad adottare cani e gatti. Siamo a Bradenton (Florida) dove la Metrowerks Brewing, una birreria che vende in buona parte degli States, ha avuto un'idea curiosa. Stampare sulle lattine di birra le fotografie e le brevi storie di cani abbandonati. I proprietari volevano aiutare il canile vicino alla ditta con la speranza che qualcuno riconoscesse il suo cane smarrito guardando le lattine. L'iniziativa è stata tenuta a battesimo il 19 gennaio durante l'evento Yappy Hour, durante il quale due dei quattro cani che figuravano sulle lattine sono stati subito adottati. Entusiasmati da questo risultato, i proprietari hanno già programmato il prossimo evento per la fine di febbraio. La notizia ovviamente incuriosisce i social, ma se ne occupano anche la CNN e il Guardian.

Ora ci trasferiamo in una località del Minnesota dove Monica Mathis sta trascorrendo una pausa di lavoro dando un'occhiata veloce a Facebook. Mentre legge la notizia della birreria, l'occhio le cade sulla foto stampata su una lattina e ci clicca sopra per ingrandirla. «Guardalo! Sembra proprio il mio cane» pensa la donna. Continua a guardarla con il cuore che accelera i battiti finché ne è sicura. Quello è il cane che aveva smarrito tre anni prima in Iowa! Nonostante Hazel (questo il nome della cagnetta) avesse il microchip, il rifugio dove era approdata non era risucito a rintracciare la padrona. «Nessuno sa come Hazel sia arrivato in Florida» ha affermato Hans Wohlgefahrt, specialista di eventi e divulgazione di servizi animali nella contea di Manatee. «È arrivata al Manatee County Animal Services, con sede a Palmetto, nel marzo 2019, ma il rifugio non è stato in grado di trovare il suo proprietario. Il microchip non era ben leggibile e Mathis aveva cambiato il suo cognome dopo il divorzio. Eravamo in un vicolo cieco».

«Due giorni prima» ha detto Mathis «io e mio marito stavamo parlando di prendere un cane e ora, grazie a un post su Facebook, siamo ancora assieme ad Hazel. Era il destino. Non so quale altra spiegazione dare». La festa per la fine della lieta vicenda è stata abbondantemente innaffiata con birra: della Metrowerks Brewing, ovviamente. E ora siamo in Canada, ad Upper Tantallon, dove potete trovare una singolare libreria, la Otis & Clementine's Books & Coffee. Si tratta di un negozio in cui i clienti possono leggere, bere caffè e giocare con adorabili gatti. La proprietaria, Ellen Helmke, ha iniziato a ospitare cuccioli di gatti nel maggio 2019 e si è dedicata ad aiutare gli animali a trovare la loro casa per sempre. I cuccioli arrivano dal gruppo locale di salvataggio degli animali, South Paw Conservation Nova Scotia.

Ellen Helmke ha aperto la libreria di seconda mano nel 2011. Il negozio offre uno spazio ai clienti per bere caffè, rilassarsi e ritirare un nuovo libro o due, ma da un paio d'anni i visitatori hanno scoperto che la libreria offre di più rispetto a letture avvincenti e caffè biologico. Entrando nel negozio, i clienti vengono accolti alla porta da una dozzina di teneri gattini che sono liberi di vagare per lo spazio, arrampicarsi sugli scaffali e fare dei sonnellini sui davanzali. Ovviamente sono disponibili per eventuali adozioni.

«È una scelta perfetta avere i gatti qui. Rende solo più accogliente lo spazio» ha detto Helmke a Insider. «A volte le persone entrano solo per vedere i gatti e altre volte non sanno nemmeno che i gatti sono qui. È molto simpatico vederne il comportamento». Helmke ha detto di aver iniziato a ospitare cuccioli nella sua libreria nel tentativo di offrire loro una casa temporanea fino a quando non sarebbero stati adottati. «È stato sicuramente un vantaggio per me in termini di qualità della vita e il successo dei miei affari», ha affermato con sincerità.

«I libri sono in buone condizioni, ma i gattini sono ciò che fa parlare la gente».

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