«Fotovoltaico: in dieci anni spazio per 160mila addetti»

«Fotovoltaico: in dieci anni spazio per 160mila addetti»

Diego Biolo, responsabile delle specializzazioni della Business Line Industrial di Adecco Italia. Le proiezioni sia a breve che a lungo termine parlano del settore delle energie rinnovabili come di uno dei più prolifici per il futuro mercato del lavoro.
«È così. Il 2009 sarà con tutta probabilità per il comparto il terzo anno di fila con crescite percentuali a tre cifre, e le analisi di settore stimano per il 2020 in 60mila i lavoratori nell’eolico e oltre 100mila quelli nel fotovoltaico. Le ricerche in atto si concentrano maggiormente in Puglia, Campania, Abruzzo, Emilia Romagna, Lombardia e Piemonte».
Quando si parla di energie rinnovabili in campo occupazionale, si pensa quasi esclusivamente a ingegneri o tecnici ad altissima specializzazione.
«Questi profili sono certamente tra i più richiesti, e l’offerta presente oggi sul mercato è di gran lunga inferiore alla domanda. Stiamo assistendo infatti a un transito di ingegneri e manager da altri settori industriali verso quello delle energie rinnovabili; che comunque rappresenterà un’occasione per molte persone, anche sprovviste di competenze professionali specifiche».
Perché?
«Molte delle aziende che oggi investono nel settore sono in fase di start-up; e quando si forma un gruppo nuovo sono moltissime le professionalità necessarie: impiegati amministrativi o commerciali, operai generici, addetti ai trasporti, solo per citarne alcune. Per esempio il fotovoltaico necessita soprattutto di installatori e manutentori di pannelli. È una figura specifica del settore, e dalla professionalità acquisibile in relativamente poco tempo».
Come?
«Alcuni gruppi, specialmente quelli di grandi dimensioni, hanno attivato percorsi formativi interni. Un artigiano o un operaio con esperienza nel circuito di assemblaggio elettrico o idraulico riesce a riqualificarsi in breve tempo. Ma anche le agenzie per il lavoro forniscono corsi professionalizzanti ad hoc».
E nel campo eolico?
«Il discorso è un po’ diverso.

La ricerca di personale è sempre forte, ma qui sono prevalentemente i grandi gruppi energetici, con divisioni specializzate e personale proprio, a operare nel settore. Del resto per costruire un campo eolico gli investimenti sono ingentissimi e occorre essere abbastanza forti per porsi come interlocutori con le amministrazioni pubbliche».

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