Debutta domani al Teatro dell'Opera un nuovo allestimento del balletto in tre atti Cenerentola, su musiche di Sergej Prokofiev e libretto di Nikolai Volkov, ispirato alla fiaba di Charles Perrault. La coreografia di Carla Fracci è tratta dalla versione di Alfredo Rodriguez, rappresentata al Teatro alla Scala nel 1955, e di Loris Gai (1973).
Sulla scena si avvicenderanno nel ruolo di Cenerentola Evgenia Obraztsova e Laura Comi, mentre il Principe sarà interpretato da Giuseppe Picone e Mario Marozzi, la Fata buona Madre dalla stessa Fracci.
Prokofiev iniziò a comporre Cenerentola nellestate del 1941, ma il lavoro venne interrotto a causa degli eventi bellici. Durante quel periodo, lartista si dedicò completamente a musicare «Guerra e pace». Nel 1943, il teatro Kirov di Leningrado che aveva commissionato il balletto dedicato alla celebre favola, invitò Prokofiev a riprendere il lavoro in collaborazione con Konstantin Sergeyev. Nei «Materiali, documenti e memorie» di Sergej Prokofiev, lautore scrisse: «Volevo esprimere con la musica il poetico amore tra Cenerentola e il Principe: il nascere e il fiorire dei sentimenti, gli ostacoli e la realizzazione del loro sogno». «Di grande importanza per me il soggetto fiabesco che rendeva il compito del compositore molto interessante - aggiunge Prokofiev - la misteriosa fata-nonna e i fantastici dodici nani che balzano fuori dallorologio battendo il ritmo e ricordando a Cenerentola che è tempo di rincasare; il rapido cambiamento dei vari paesi in cui giunge il Principe cercando Cenerentola; il vivo poetico respiro della natura interpretato dalle fate delle stagioni e dal loro seguito».
«Ma gli autori del balletto - continua il musicista - desideravano che gli spettatori vedessero in questa cornice fiabesca personaggi realistici dai sentimenti vivi.
La musica introduce il personaggio di Cenerentola mediante tre temi: il primo dei quali raffigura Cenerentola umiliata, il secondo Cenerentola sognatrice, il terzo, un tema largo, Cenerentola innamorata e felice».
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