Una vita per il teatro, segnata da uno spettacolare colpo di teatro: a 37 anni Gioachino Rossini dava laddio allopera, a un genere congeniale cui aveva fornito una quarantina di titoli. Rossini si congedava dal melodramma ma non dalla musica, oltre alla sacra scrisse infatti più di duecento pagine cameristiche ritornando così al suo primo amore, cioè alla musica pura, svincolata da testi e soggetti. A dodici anni esordiva infatti con sei Sonate a quattro: anticipazione dellorchestralità del suo teatro. Brani di un fanciullo geniale che lAtalanta Fugiens Ensemble presenta a Villa Reale, nel corso della rassegna Notturni in Villa. Una stagione questanno volta a sottolineare le affinità tra le tele conservate nel museo della Villa e le partiture proposte dai musicisti. I toni minacciosi di un quadro di Massimo DAzeglio fanno tuttuno con lultimo tempo della Sesta Sonata Rossiniana dove il dinamismo sfrenato e ombroso dipinge musicalmente latmosfera di un temporale, pagina che il musicista avrà ben presente allatto di comporre la scena del Temporale nel Barbiere di Siviglia.
Perché Rossini dodicenne era già se stesso. Si ritrova la vivacità estroversa del suono e del ritmo rossiniano, la continua provocazione al personaggio scenico, al gioco dei tipi e della macchietta teatrale. Basta una frase arguta del violino o la bizzarria del contrabbasso per sbozzare una virtuale situazione dopera. Saranno Stefano Barneschi, Giuseppina Runza, ai violini, Vanni Moretto al contrabbasso e Fabio Ravasi al violoncello a proporre questo primo Rossini. Un ensemble dedito al repertorio del tardo Settecento sebbene, e il nome lo chiarisce, si ispiri a unopera seicentesca del medico, alchimista, filosofo e musicista Michael Mayer.
Atalanta Fugiens Ensemble
domani ore 22
Villa Reale via Palestro
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.