Parigi - François Fillon è il nuovo primo ministro della Francia. Lo ha reso noto l'Eliseo. Nicolas Sarkozy non perde tempo: e come da previsioni, alla guida del governo va un suo fedelissimo, l'uomo che tra l'altro ha coordinato la sua travolgente campagna elettorale. Fillon, 53 anni, è consigliere politico di Sarkozy a partire dal 2004, ed è stato più volte ministro. Il passaggio dei poteri tra il premier uscente Dominique de Villepin e il nuovo capo del governo è previsto alle 11 di stamani a palazzo Matignon, sede ufficiale dell'esecutivo francese. Fillon è stato ricevuto questa mattina all'Eliseo da Sarkozy.
Parola d'ordine: rinnovamento "Rispetterò tutti gli impegni che abbiamo preso: il rinnovamento della vita politica è a questo prezzo". Il nuovo primo ministro francese Francois Fillon indica subito con chiarezza, nel suo primo discorso a palazzo Matignon - dopo il passaggio dei poteri con il premier uscente Dominique de Villepin - la strada che imboccherà il nuovo governo nella linea del cambiamento annunciata dal nuovo presidente della Repubblica, Nicolas Sarkozy. Fillon, cinque volte ministro in diversi governi della destra a partire dal 1993, "gollista sociale" e "fine negoziatore" - come viene definito - è diventato il più stretto collaboratore di Sarkozy nel giugno 2005, dopo non essere stato riconfermato nel governo di Dominique de Villepin. Qualche giorno dopo, parlando con Le Monde, aveva avuto parole durissime contro l’ allora capo dello stato Jacques Chirac: "Di Chirac non si ricorderà niente tranne che delle mie riforme". Fillon si riferiva, in particolare, alla riforma delle pensioni, portata a termine in mezzo a tante manifestazioni nel 2003, conosciuta come "legge Fillon".
Indiscrezioni sul nuovo governo Il segretario socialista Francois Hollande, definendo Fillon "tutto tranne che un uomo nuovo", ha ricordato le sue politiche "sempre fortemente segnate a destra". Domani Fillon farà conoscere la composizione del suo governo: fra i nomi sicuri di entrare ci sono quelli degli ex ministri Michele Alliot-Marie - che dalla Difesa passerebbe agli Interni - e Jean-Louis Borloo - dalla Coesione sociale alla Strategia economica - e l’ex premier Alain Juppè (Sviluppo sostenibile). Il nome dell’apertura a sinistra è quello di Bernard Kouchner, ex ministro socialista della Sanità, che dovrebbe guidare la diplomazia francese.
Quello del centro è l’ ex presidente dei deputati Udf, Hervè Morin, indicato per la Difesa. Ci saranno anche due fedelissimi di Sarkozy: Rachida Dati, figlia di immigrati maghrebini (Giustizia) e Brice Hortefeux (Immigrazione).