Alberto Toscano
da Parigi
Il ministro francese della Giustizia, Pascal Clément, sta riflettendo su una prossima modifica della legge in tema di libertà di stampa. Obiettivo dichiarato: fare in modo che i giornalisti abbiano maggiori garanzie in termini di segretezza delle loro fonti d'informazione. La notizia costituisce un'implicita risposta alle polemiche innescate lo scorso autunno da una serie di perquisizioni, disposte dalla magistratura francese allo scopo di svelare gli «altarini» di alcuni giornalisti. In particolare i magistrati volevano conoscere i nomi di chi aveva fornito ai reporters del quotidiano sportivo L'Équipe e del settimanale illustrato Le Point informazioni in merito a presunti casi di doping nel mondo francese del ciclismo. In quel caso cinque giornalisti sono stati incriminati per «partecipazione a un atto di violazione del segreto istruttorio».
Adesso il guardasigilli Pascal Clément sembra aver compiuto la propria scelta definitiva: «La legge del 29 luglio 1881, in tema di libertà di stampa, verrà modificata allo scopo di menzionare il diritto dei giornalisti alla protezione delle loro fonti d'informazione», è la persuasione di Le Monde, un quotidiano che nei suoi sessantun anni di storia ha dovuto difendere a più riprese il diritto alla riservatezza delle proprie fonti.
I critici dell'iniziativa di Pascal Clément dicono che non c'è affatto bisogno di cambiare la legge sulla stampa del 1881, visto che il principio della «segretezza delle fonti» è già attualmente oggetto in tutta l'Unione europea di una garanzia fornita dalla Corte comunitaria dei diritti dell'uomo. In base alle deliberazioni di questo organismo, proprio il principio della protezione delle fonti dell'informazione costituisce una garanzia fondamentale del lavoro del giornalista e, di conseguenza, un elemento insostituibile dell'esercizio della libertà di stampa. Tuttavia Pascal Clément ha voluto andare al di là di una situazione implicita: rivolgendo i suoi auguri di buon anno alla stampa accreditata al ministero della Giustizia, il guardasigilli ha insistito sul bisogno di rendere esplicita - attraverso una modifica ad hoc della legge del 1881 - l'affermazione secondo cui il giornalista ha il diritto di invocare il segreto professionale allo scopo di non rivelare l'origine di una notizia da lui divulgata.
Le organizzazioni rappresentative dei giornalisti francesi hanno reagito in modo favorevole all'annuncio del ministro della Giustizia in tema di «protezione delle fonti».
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