Il presidente francese Nicolas Sarkozy ha deciso: il velo integrale islamico sarà illegale in tutto il Paese. Un apposito progetto di legge, per tutelare «la dignità delle donne» e il rispetto dei valori della Repubblica, sarà presentato dal governo a metà maggio per poi approdare in Parlamento a luglio. Lo ha reso noto ieri il portavoce del governo Luc Chatel, al termine del consiglio dei ministri.
Il governo francese ha scelto dunque la linea del divieto totale, malgrado il Consiglio di Stato avesse emesso un parere sfavorevole su questa scelta a metà marzo. Secondo il Consiglio, una tale legge «non avrebbe fondamenta giuridiche incontestabili», mentre il divieto potrebbe essere giustificato in alcuni luoghi per motivi di sicurezza.
Su questa linea, un gruppo di parlamentari aveva già suggerito in gennaio il divieto del velo integrale nei trasporti e nei luoghi dove sono erogati servizi pubblici, come scuole, uffici e tribunali. Il presidente Sarkozy è però sempre stato sostenitore del divieto totale, da lui promesso più volte, malgrado siano per ora soltanto duemila le donne a indossare il burqa o in niqab in Francia oggi. La scelta di un progetto di legge comporterà anche il vaglio del Consiglio di stato.
Il dibattito sul velo e sui simboli religiosi in Francia non è scoppiato soltanto questanno. Dal marzo 2005 in tutte le scuole francesi è vietato mostrare simboli religiosi, come il velo islamico, la croce cristiana e la kippah, il copricapo degli ebrei, mentre lo scorso giugno è stata negata la cittadinanza francese a una donna marocchina che portava il velo integrale.
La Francia non è il solo Paese europeo a discutere la questione del velo integrale. Lapproccio allutilizzo del velo integrale nellUnione è molto variegato: da un atteggiamento sempre più rigido a uno invece decisamente liberale, anche se il dibattito è sempre più intenso un pò ovunque. Ecco una panoramica. In Italia il dibattito è esploso a ottobre, quando il ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna, si è detto favorevole a «una legge che vieti burqa e niqab, simboli di sottomissione della donna e ostacolo a una vera politica di integrazione». Al momento una legge del 1975 vieta di circolare a volto coperto nei luoghi pubblici. Le singole ipotesi sono poi gestite a livello locale. Anche la Lega ha proposto una legge che vieti il velo.
Il Belgio invece potrebbe essere il primo Paese europeo a dotarsi di una legge che vieta espressamente luso del velo islamico integrale. Il dibattito si è aperto nel Paese a fine marzo, quando i gruppi politici rappresentati in parlamento hanno approvato allunanimità una proposta di legge in tal senso. Si tratta, per il momento, di un voto in commissione, ma la proposta arriverà in aula già oggi per la discussione e il testo potrebbe entrare in vigore entro lestate. Secondo la proposta, chi «si presenta negli spazi pubblici con il viso mascherato o coperto, in tutto o in parte, in modo tale da non essere identificabile» sarà punito con unammenda o il carcere da uno a sette giorni.
Proprio in queste ore, suscita polemiche in Spagna il caso di una ragazza di 16 anni di origine marocchina sospesa da una scuola della periferia di Madrid perché indossava lhijab, il velo islamico.
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