La vicenda degli operai della New Fabris, in Francia, che minacciano ancora di far saltare in aria gli impianti di Chatellerault, con tanto di macchinari e stock, se non ottengono le indennità che chiedono, ha già fatto i suoi emuli. Ieri una nuova disperata protesta di lavoratori francesi è scoppiata alla Nortel France, a Chateaufort, nella regione parigina, filiale del produttore di componenti per la comunicazione canadese Nortel, anche questa in fallimento dal 28 maggio. Per farsi ascoltare a nulla era servito agli operai realizzare un finto cimitero di 467 croci, una per ogni posto di lavoro soppresso. Né era servito protestare davanti alla reggia di Versailles. Così esasperati gli operai hanno deciso di imitare quelli di Chatellerault: hanno installato undici bombole di gas nel piazzale della fabbrica e hanno minacciato di far saltare tutto in aria. Hanno chiesto quindi 100.000 euro a dipendente licenziato, in più delle indennità legali. I dipendenti della New Fabris (ovest della Francia) ne avevano chiesti 30.000. Dopo la catena di sequestri di dirigenti, anche simbolicamente impiccati sotto forma di fantocci di pezza, la nuova arma nelle mani della rabbia operaia è la minaccia della bomba. Una sorta di escalation della disperazione nel mondo operaio in crisi, in Francia come altrove. Per i dipendenti della Nortel sembra che il metodo abbia per ora funzionato, almeno in parte. I soldi non ci sono ancora, ma per lo meno cè stato un primo incontro con il ministro dellIndustria Christian Estrosi, che ieri è andato sul posto.
Larrivo del ministro ha convinto i dipendenti a togliere tutte le bombole piazzate ieri, per una tregua. «Non siamo terroristi, nè criminali, ma vittime di una liquidazione ingiusta e di uno scandalo finanziario», dicono i lavoratori.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.