La Francia vuol vietare per legge le sculacciate

Basta rigore. Sono i genitori troppo severi a meritare di essere puniti. Almeno così la pensa una pediatra francese, Edwige Antier. La signora è anche parlamentare dell’Ump, il partito del presidente Sarkozy, e quindi ha deciso di trasformare la sua teoria in una proposta di legge per vietare la sculacciata. Motivo: la classica pacca sul sedere non funziona, anziché convincere i figli a obbedire li rende ancora più aggressivi.
Insomma il rimedio sarebbe peggiore del male. Così - spiega un articolo di Anais Ginori sul Repubblica.it - Edwige Antier è diventata la paladina del partito «anti-fessée», cioè anti-sculacciata. La pediatra ha già scritto un libro sull’argomento, e ora ha anche presentato una proposta di legge al parlamento. Così la Antier spiega la sua battaglia: «Non si può continuare a far finta di niente: si continua a considerare la sculacciata dei genitori con un atto non grave o addirittura come un metodo educativo». E invece - almeno secondo la pediatra-deputata - così non sarebbe.
L’idea della Antier è di introdurre un nuovo reato ad hoc nel codice civile, sulla scorta di quanto già è avvenuto in Germania. «La legge dovrà essere letta nei Comuni durante la celebrazione dei matrimoni in modo che nessun futuro genitore possa ignorarla». Nessuno quindi potrà fare finta di nulla: dovrà essere chiaro che le sculacciate sono proibite e che non fanno parte dei metodi educativi accettabili per una famiglia che si rispetti e che voglia rientrare nella piena legalità.
I numeri, almeno per ora, non sono però favorevoli alla proposta della Antier. Alcune ricerche dicono che un bambino su tre avrebbe ricevuto almeno una sculacciata da mamma e papà e che l’87 per cento dei genitori sarebbe favorevole al metodo perché «ogni tanto ci vuole». E anche l’esperienza è, per ora, contro la signora Antier: già negli anni passati sono state avanzate proposte di legge anti sculacciata ma poi, alla fine, nessuno è andato in porto. Ma un caso diverso è stato citato dalla stessa parlamentare francese: «La Svezia ha proibito le pene corporali sui bambini già nel 1979. All’inizio il 70 per cento dei genitori svedesi era contrario alla legge, oggi soltanto il 10 per cento. È urgente cambiare le mentalità anche in Francia». Già l’anno scorso il Consiglio d’Europa aveva invitato tutti gli stati membri ad adottare leggi di questo genere per proibire «schiaffi, sculacciate, pizzichi e altre punizioni corporali sui bambini». Era stata anche avviata una campagna di sensibilizzazione dallo slogan inequivocabile: «Alza le mani contro la sculacciata!». Maud de Boer-Buquicchio, vicesegretario dell’istituzione, aveva spiegato: «I bambini vanno rispettati come tutti gli individui: non sono delle mini-persone, con dei mini-diritti».
Ma non tutti sono d’accordo con le teorie della Antier. L’Unione della famiglie francesi si è subito ribellata di fronte a quella che pare un’ingerenza eccessiva negli affari di casa: «Un divieto assoluto non ha senso. I genitori devono poter decidere come educare i propri figli».

Mentre lo psichiatra dell’infanzia Claude Allard spiega che «la sculacciata è sempre un fallimento dei genitori, ma se è data in un momento di esasperazione non è detto che sia un trauma per il bambino». Insomma è grave, ma non irreparabile.

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