Francoforte, la prima volta dei cinesi

Piero Evangelisti

da Milano

Anche il 61° Salone Internazionale dell’automobile di Francoforte, che aprirà al pubblico il 15 settembre, non fa eccezione rispetto alle altre importanti rassegne mondiali dedicate all’auto, perché la sfida tra le case si svolge, come di consueto, tra modelli presentati già da qualche tempo, e da poco sul mercato, e novità svelate all’ultimo momento. Anteprime mondiali ed europee si confrontano con un occhio sempre molto attento al costo del barile di petrolio, tema dominante dei dibattiti. Sicura star del salone sarà comunque la nuova Fiat Grande Punto, compatta e bella automobile, che rappresenta la sfida del gruppo italiano verso numerosi e agguerriti concorrenti, prima fra tutte la Renault Clio di terza generazione. La nuova Fiat cresce di statura, arrivando a superare i quattro metri di lunghezza nel segmento più combattuto del mercato continentale con una linea che potrebbe diventare inconfondibile. Per una volta i marchi «nobili» del gruppo fanno da scudieri, nonostante la bellissima Brera di Alfa Romeo e alcune interessanti evoluzioni dei modelli Lancia.
Tante le novità dai costruttori che in Germania sono di casa. Comincia Audi con un’altra regina del Salone, la Q7, il Suv che mancava alla casa dei «quattro anelli», che farà ombra alla A4 cabriolet e alla potente RS4, anch’esse in anteprima. Il gruppo Volkswagen è comunque attivo con Passat Variant e nuova Jetta, in prima europea, decisamente la vice Passat berlina, mentre per la Golf arriva la potentissima versione R32 da 250 cv ad affiancare la futura cabriolet anticipata dalla snella concept «eos». Lascia poco spazio alle sorelle, tra le quali spicca la Classe R, la nuova immensa Mercedes Classe S.
Dal gruppo DaimlerChrysler ci sono poi le Jeep Compass e Patriot, oltre a un concept a tetto apribile della Smart. Bmw si dedica interamente all'evoluzione dei motori, con la Serie 1, la 130i, media premium equipaggiata di un 3 litri da 265 cv, senza dimenticare la serie 3 Touring da poco sulla strada. Attiva la Opel con la muscolosa Vectra OPC e l’elegante Astra CC cabrio/coupé per tutte le stagioni, come la tanto attesa nuova C70 di Volvo realizzata da Pininfarina. Anche Ford propone la soluzione CC per la Focus, insieme all’evoluzione a sette posti del monovolume C-Max; da Jaguar arriva la nuovissima XK, coupé classico di linea moderna, pronto a confrontarsi con la Porsche Cayman. Forti i costruttori francesi, che oltre alla Renault, che insieme alla Clio di terza generazione porta il bel concept Egeus, schierano, con il gruppo Psa Peugeot Citroën, la Peugeot 407 Coupé (affascinante quanto la precedente 406 due porte) e la Citroën Sportlounge, evoluzione di un concept già proposto, ora in versione definitiva per divenire il crossover di casa Citroën, contraddistinta da una linea che potrebbe influenzare la futura Picasso. Non stanno a guardare i giapponesi: Toyota cala l’asso della nuova Yaris; Honda lancia la nuova generazione della storica Civic; Suzuki propone la Grand Vitara; Nissan diventa più aggressiva con la compatta Note in un segmento dove sarà molto più forte; Mazda si rafforza con il restyling della 6 e le potenti motorizzazioni per il monovolume 5. Cominciano ad avvicinarsi al mercato europeo le case cinesi, anche se attraverso lungimiranti importatori, con modelli che attraverso prezzi prevedibilmente bassi diventeranno concorrenti temibili per gli europei.

A cominciare dalla gamma delle Zhonghua - magari dovranno trovare altri nomi - berline fin troppo classiche della Brilliance, al fuoristrada Suv della Jiangling, fino ai cinque modelli della Geely. Prezzi, per tutte le cinesi, annunciati molto bassi, come da copione per tutto ciò che arriva da quello sterminato Paese.

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