Messina - Il capo del dipartimento della Protezione Civile, Guido Bertolaso, è arrivato a San Fratello per un sopralluogo nella zona interessata dalla frana di domenica scorsa. E' atterrato in elicottero al campo sportivo del paese dei Nebrodi insieme al presidente della regione siciliana Raffaele Lombardo. "Ho fatto un sopralluogo in elicottero - ha detto Bertolaso - e ho visto dall'alto la zona degli smottamenti e gli edifici interessati. Adesso vado sul posto per verificare direttamente qual è la situazione".
"Lo stato c'é, è arrivato immediatamente e non se ne andrà fino a quando non avrà dato tutte le risposte che vogliono gli abitanti di San Fratello", ha detto dopo un sopralluogo nella zona della frana e dalla quale sono state fatte sgomberare 1.500 persone.
"E' da otto anni e mezzo che parlo di prevenzione, che dico che l'Italia è una e che bisogna investire per prevenire e gestire le emergenze". "Non sono i Nebrodi che stanno franando - ha aggiunto Bertolaso - sta franando la provincia, parte della Calabria. C'é una situazione molto più ampia e critica rispetto a un caso isolato".
"Il presidente Silvio Berlusconi parli della Sicilia, venga qui e ci aiuti, perché non ci sono italiani di serie A e italiani di serie B: anche noi siamo italiani". Così Angela Carroccetto chiede "aiuto" e invita le istituzioni a "non abbandonare San Fratello" mentre davanti alla sua abitazione, che è nella zona interessata dalla frana, passano il capo della Protezione Civile e il presidente della Regione Sicilia, Raffaele Lombardo. "Non ci abbandonate..." dice in maniera sommessa un'altra signora davanti alla scuola elementare di San Fratello, che sarà abbattuta per i danni subiti. Una sua amica le dà manforte: "Dottor Bertolaso, iniziate i lavori e poi noi sanfratellani li completeremo, perché siamo gente abituata a lavorare". Un giovane affronta anche il tema del ponte sullo Stretto: "é sicuramente un'opera strategica per la Sicilia - ha affermato parlando con Bertolaso - ma non potrà unire un'isola che scompare. Occorrono subito interventi per fare fronte ai danni e soprattutto all'emergenza. Qui manca la cultura della prevenzione". "Con me su questo tema - ha replicato il capo della Protezione Civile - lei sfonda una porta aperta. Sono più di otto anni che parlo di questo ed è la mia lotta che continuerò".
"Stanno cercando di distruggere la mia credibilità e questo è sotto gli occhi di tutti. Anche qualche titolo digiornale continua a insinuare una serie di comportamenti che non mi appartengono e che non ho mai avuto. Quindi di cosa si tratta se non di cercare di minare la credibilità di un rappresentante dello Stato?". Ha detto il sottosegretario Bertolaso, nel suo intervento al Consiglio comunale di San Fratello che è stato più volte lungamente applaudito. "Sono venuto qui per portare avanti il mio lavoro e dare risposte ai cittadini - ha aggiunto il capo della Protezione civile - e non per cercare solidarietà e adesioni a tutto quello che sta accadendo a me e al sistema di Protezione Civile". "Quando parlo con gli abitanti di San Fratello e di qualsiasi altra parte d'Italia - ha osservato Bertolaso - prendo degli impegni e gli italiani mi credono e mi rispettano perché sanno che io poi quegli impegni li mantengo". "Nel momento in cui si cerca di gettare fango su di una persone, un sistema e un'organizzazione il rischio è che si perda la fiducia. Bisogna essere seri, severi nei giudizi ma imparziali e obbiettivi" ha concluso.
"A fine marzo tornerò per un nuovo sopralluogo a San Fratello, se ci sarò ancora...", ha poi detto parlando al Consiglio straordinario del paese dei Nebrodi, facendo riferimento al suo incarico di capo del dipartimento Nazionale della Protezione Civile e di sottosegretario. Le persone presenti in aula lo hanno lungamente applaudito e invitato a "restare al suo posto". "La mia situazione personale - ha poi spiegato ai giornalisti Bertolaso - è nota a tutti, quindi io lavoro serenamente giorno per giorno per dare risposte e garantire interventi. Poi è il governo che deve decidere. Io non sono mai stato legato ad alcuna poltrona, sto seduto molto poco perché giro l'Italia. Ma se mi dovessero dire che il mio tempo è scaduto - ha sottolineato Bertolaso - io sono pronto a lasciare immediatamente". Il capo della Protezione Civile ha detto di "non essere assolutamente pentito delle scelte fatte", e ha auspicato che "tutto quello che sta accadendo finisca presto per potere garantire alla Protezione Civile nazionale di andare avanti a testa altra come ha sempre fatto".
Il capo della Protezione civile ha anche visitato un altro paese dei Nebrodi che ha riportato danni per il maltempo, Tortorici, e poi si è recato a Giampilieri, la frazione di Messina, travolta da una frana il 1 ottobre del 2009 che fece 31 morti e sei dispersi. Per Giampilieri, conferma Bertolaso, "non ci sono problemi di fondi" per gli interventi da fare e, comunque, valuta che "si è già lavorato bene".
Sbloccati i fondi per la Calabria Subito dopo Bertolaso è stato in Calabria dove si sono verificate nuove frane, con sgomberi di abitazioni tra Cosenza e Catanzaro, e dove per precauzione è stato deciso il rinvio del rientro a Maierato dei suoi abitanti. "Non stiamo perdendo neanche un minuto per cercare di dare seguito agli impegni che abbiamo preso per fare fronte ai danni del maltempo in Calabria, anche perché i fondi ci sono".
Sbloccati i 15 milioni di euro relativi alle emergenze del 2009 ed uno stanziamento di altri 15 milioni per attuare gli interventi necessari per fare fronte ai danni registrati negli ultimi giorni. E' quanto hanno riferito poi Guido Bertolaso, ed il presidente della Calabria, Agazio Loiero, a conclusione dell'incontro che hanno avuto a Lamezia Terme, insieme ai prefetti, ai presidenti della province ed ai sindaci dei Comuni interessati, per fare il punto sulle conseguenze del maltempo degli ultimi giorni.
Secondo Bertolaso, "c'é stata un'attivazione convinta e completa del sistema nazionale di protezione civile in favore della Calabria. I fondi a diposizione, sia i nuovi che quelli relativi al 2009, potranno essere utilizzati per attuare i primi interventi urgenti con cui fare fronte alle situazioni più critiche. Sarà anche costituito un team di esperti del quale faranno parte una trentina di geologi e tecnici messi a disposizione dall'Università della Calabria che collaboreranno alle verifiche che sono state avviate". "Non abbiamo interesse a lasciare questo territorio - ha detto ancora Bertolaso - senza avere effettuato un monitoraggio della situazione ed affrontato globalmente il problema sulla base di un preciso cronoprogramma".
Loiero ha espresso soddisfazione parlando di "impegno importante del Governo perché - ha detto - è stata messa in moto la cifra dell'ordinanza dello scorso anno più un'altra somma per le emergenze
di questi giorni. A Bertolaso e all'esecutivo, dunque, va il mio ringraziamento. Queste sono problematiche che dobbiamo affrontare tutti insieme perché col concorso di tutti si possono portare a compimento le cose".