Frasca: «Bankitalia, nessuna omissione»

Ieri la deposizione del responsabile della vigilanza di fronte ai Pm romani

Frasca: «Bankitalia, nessuna omissione»

Felice Manti

da Milano

Il futuro di Antonveneta passa dal triangolo Bruxelles-Padova-Roma. Da qui dovranno arrivare le risposte che serviranno a far luce sull’intricata vicenda della banca padovana, contesa dalla Popolare di Lodi e dalla banca olandese Abn Amro. Partiamo dalla capitale: la Procura di Roma indaga su presunte irregolarità nell’operato di Bankitalia. Gli inquirenti vogliono capire se il comportamento di Palazzo Koch, che ha autorizzato l’acquisto di azioni Antonveneta a Lodi nonostante la contemporanea Opa olandese, è stato imparziale. Il Tar del Lazio deve invece indagare sulla effettiva solidità patrimoniale della Bpl (ora Popolare italiana).
Ieri c’è stato l’atteso interrogatorio del direttore dell’Area vigilanza di Bankitalia, Francesco Frasca, accusato di abuso in atti d'ufficio. Il legale di Frasca, Franco Coppi, ha parlato di «interrogatorio molto articolato e minuzioso» nel quale, davanti ai magistrati Achille Toro e Perla Lori, è stata ribadita «l’assoluta imparzialità di Banca d’Italia».
Capitolo Bpl. Al Tar del Lazio, secondo alcune indiscrezioni, sarebbe emersa una informativa Bankitalia. Prima del 20 giugno Via Nazionale, secondo quanto si è appreso, non aveva i documenti relativi della cessione di partecipazioni da 674 milioni di euro da parte di Bpl. Lo proverebbe un rapporto presentato da Via Nazionale al Tar capitolino, firmato dallo stesso Frasca e dall’addetto alla vigilanza Claudio Clementi. In questo documento Frasca e Clementi solleciterebbero «Lodi a completare la documentazione comprovante le cessioni» e a «fornire la situazione patrimoniale aggiornata». L’udienza del Tar del Lazio sul ricorso Abn Amro è del 22 giugno. La richiesta di documentazioni risalirebbe al 24. Documenti che sono stati poi depositati da Via Nazionale il 2 luglio.
Nessuna notizia da Bruxelles, sede della Commissione europea, chiamata in causa da Abn Amro contro Bankitalia. Ieri erano trapelate voci di «via libera» della Commissione in merito all’operato di Via Nazionale, subito smentite: «Stiamo ancora valutando la situazione». Da Padova, dove si discute del cda Antonveneta, è arrivata la notizia che il collegio della Prima sezione civile del Tribunale, composto da Francesco Lippiello, Manuela Farini e Daniela Luigia Bruni si pronuncerà entro una una settimana sulla ammissibilità o no del reclamo di Bpl e del socio Sinigaglia contro l’ordinanza del giudice unico Amenduni, che ha congelato il cda Antonveneta, considerato «illegittimo». Quello insediato in prorogatio ha invece convocato per il 12 luglio un riunione per valutare le due offerte di Bpl.

Se le indiscrezioni venissero confermate, per gli olandesi di Abn Amro, paragonati ieri da Financial Times di ieri a «turisti rapinati fuori da un albergo», la scalata ad Antonveneta si complicherebbe ulteriormente, anche a causa, ha detto Ft, «dell’agguato teso da Bankitalia».

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