Le frasi del cardinale Martini

così in Francia
UNO STOP

ALLA TERAPIA
Il cardinale Carlo Maria Martini ha citato la legge francese quale punto di equilibrio per tutelare medico e paziente «senza che questo implichi in alcun modo la legalizzazione dell’eutanasia». La legge in vigore Oltralpe è stata approvata nell’aprile del 2005. Il provvedimento prevede che le cure mediche non debbano essere protratte «con ostinazione irragionevole», una espressione preferita a quella di «accanimento terapeutico». Una persona in fase terminale, quindi, può decidere «di limitare o di interrompere ogni terapia» e può autorizzare la somministrazione di farmaci contro il dolore, anche se questi possono accelerarne la morte. In particolare «gli atti di prevenzione, di indagine o di cura non devono essere rinnovati con irragionevole ostinazione. Quando appaiono inutili, sproporzionati o senza altro effetto che il mantenimento artificiale della vita, possono essere sospesi o non avviati».
La legge mette poi al riparo i medici da eventuali sanzioni quando fanno soltanto quello che il paziente o i familiari hanno con chiarezza domandato. Anche in Francia, tuttavia, c'è chi vorrebbe un ulteriore passo in avanti verso la depenalizzazione.

Una prospettiva che non piace al ministro della Giustizia francese, Pascal Clement, che a più riprese ha ribadito di non voler sentir parlare di depenalizzazione dell’eutanasia perché «se lo facessimo, dovremmo chiederci dove si trova la frontiera fra eutanasia e omicidio».

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