da Milano
Lui lhanno veramente spedito sul satellite. E, da lassù, toc toc, bussa sulla Tv terrestre e dice: eccomi qua, ci sono belle cose anche in orbita. Carlo Freccero, ex direttore di Raidue, per anni rimasto nullafacente nei corridoi Rai, ieri, a Milano nella sede della Sipra, ha fatto la sua prima conferenza stampa da presidente di RaiSat. Per dimostrare che, anche in un posto defilato come i canali satellitari della Tv di Stato, si possono trovare ricchezze e proporle al pubblico. «Pensavano di farmi morire mandandomi a RaiSat, non ce lhanno fatta - ha detto subito mostrando che la panchina non gli ha tolto la vis polemica - se pensavano di punirmi, si sono sbagliati. Qui non abbiamo alcun complesso di sudditanza». E, tanto per far capire le sue intenzioni, ha confermato di lavorare alacremente alla creazione di un nuovo canale, Raiquattro (nome provvisorio perché troppo simile al canale Mediaset), trasmesso sul digitale terrestre, dedicato ai giovani, come, dovrebbe essere del resto, la Raidue che ha diretto fino al 2002. «Se me lo faranno fare, punterò sul cinema americano, sui prodotti internazionali, sulla musica, sulle produzioni dei Festival, palinsesto frizzante, programmi veloci di mezzora, unora».
Intanto, Freccero ha rimesso a punto i canali di RaiSat: cinema, Prem1um, Extra e Gulp (dedicato ai bambini). Il primo importante passo è stato linserimento - dal gennaio scorso - della pubblicità. Insomma, lofferta è così allettante da attrarre gli inserzionisti pubblicitari. Sipra, la concessionaria Rai, stima per il 2008 un introito di 7 milioni di euro. Dunque, anche i canali tematici dovranno sottostare alle logiche abbassa qualità degli ascolti Auditel e gli spettatori vedersi interrotti i film e i programmi? «Finché non sinventa qualcosa di nuovo - risponde lamministratore delegato di Sipra Maurizio Braccialarghe - la pubblicità resta per quasi il 50 per cento finanziatrice della Tv pubblica. E comunque si rispettano i limiti di affollamento e i film hanno una sola interruzione pubblicitaria».
Per il palinsesto Freccero ha fatto del riciclo unarte. Con il materiale a sua disposizione e cioè limmenso patrimonio Rai, ha semplicemente dato una forma al palinsesto, ha serializzato i prodotti: in parole povere ha diviso i giorni in temi (esempi: commedia italiana, stracult, classici, ciclo sul 68), sia per RaiSat Cinema che per RaiSat Prem1um (dedicato alle fiction).
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