È un omicidio eccellente quello di Arsala Rahmani, 68 anni, braccio destro del presidente afghano Hamid Karzai e uomo chiave nel piano di pace e riconciliazione con i talebani (attualmente guidava il Dipartimento per i prigionieri dellAlto consiglio per la pace afghano). Rahmani è stato ucciso ieri a Kabul, mentre andava in Parlamento, a bordo della sua auto e senza scorta: un uomo gli ha sparato con una pistola con silenziatore. I talebani però si sono subito dissociati dallattentato, condannato anche dal governo pachistano. Lassassinio di Rahmani è avvenuto in concomitanza con lannuncio da parte di Karzai dellavvio della terza fase del trasferimento della sicurezza dallIsaf (sotto comando Nato) alle forze armate e alla polizia afghane, nelle province di Parwan, Kapisa ed Uruzgan.
Otto mesi fa anche il presidente dellAlto consiglio per la pace, Burhanuddin Rabbani, fu ucciso a casa sua da un uomo con dellesplosivo nel turbante. Rahmani era un ex uomo di governo dei talebani, ma dopo il 2001 si era avvicinato a Karzai e agiva nel ruolo di «negoziatore» della pace con i talebani.Freddato il braccio destro di Karzai Lavorava alla pace con i talebani
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