Il freddo brucia il legno per ecostufe

Luca Tasso

«Quest’anno c’è stato un boom delle vendite di stufe a pellet. Una domanda talmente forte e imprevista che ha sorpreso anche noi addetti ai lavori». A parlare così, è Massimo Bisio, responsabile di «Foco prefabbricati» in via Canevari. «Sarà il freddo polare di questi giorni, sarà l’effetto del decreto del ministro Scajola sui tagli al riscaldamento domestico, o l’aumento costante delle altre materie prime, ma in questa stagione invernale, le stufe a pellet e quelle a legna la stanno facendo da padrone». A quanto pare i genovesi hanno paura di restare al freddo e si sono mobilitati per cercare nuove fonti di riscaldamento a basso costo. Questo il motivo del grande successo delle stufe a pellet, un combustibile ad altissimo rendimento calorico che viene ricavato dalla pressatura di scarti e frammenti di legno, senza aggiunta di collanti o altri prodotti chimici.
Un boom che non ha colto di sorpresa Mariella Curotto, titolare dell’omonima ditta di prodotti per il riscaldamento, a Carasco. «Noi – spiega – siamo stati i primi in Italia a commercializzare le stufe a pellet, oltre trent’anni fa. All’inizio ci prendevano per pazzi, adesso i fatti ci danno ragione. Tra i nostri clienti, quest’anno sono andate quasi esclusivamente stufe di questo genere, seguite a debita distanza da quelle a legna, che hanno un mercato di clienti affezionati». Un giudizio confermato anche dai responsabili della Gmg di Rossiglione, specializzata in prodotti per il riscaldamento domestico: «Il pellet è il combustile più economico oggi in commercio. Non necessita di canna fumaria, non ha tassazioni come il metano e non inquina. Facile capire perché sia così richiesto. C’è un solo inconveniente, vista la richiesta stratosferica di quest’ultimo periodo, rivenditori e grossisti di tutto il nord Italia sono rimasti senza. Chi ha fatto scorta nelle settimane passate è stato previdente, oggi non si trova un sacco di pellet a pagarlo oro. Speriamo che arrivino i rifornimenti già la prossima settimana». Non tutti, però, si sono fatti trovare impreparati, come spiegano da «Giuffra riscaldamento» a Gattorna, in alta val Fontanabuona. «Le stufe a pellet – spiega la titolare – sono le regine del mercato,. In molti, tra quelli che non l’hanno acquistata, hanno chiesto un preventivo per il prossimo anno. Ma non mancano quelli che, vista la perdurante crisi energetica e il conseguente innalzamento dei prezzi di gas e petrolio, puntano su un diverso tipo di risparmio energetico: l’isolamento della casa, la coibentazione».

E anche alla ditta «TuttolegnodiBadano» di Genova hanno dovuto far arrivare in tutta fretta una maxi scorta di pellet che garantirà gli acquisti di coloro che usano le moderne stufe delle quali quest’anno c’è stato un vero e proprio boom.

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