Scienze e Tecnologia

Free Office: la risposta di Microsoft a Google

Il colosso di Bill Gates risponde alla sfida di Google, che una settimana fa aveva annunciato l'arrivo di un sistema operativo free, lanciando sul web una versione di Office scaricabile gratuitamente

Free Office: la risposta  
di Microsoft a Google

Boston - Software gratuito in arrivo sul web. Così Microsoft risponde a Google, che meno di una settimana fa ha lanciato la sua sfida al monopolio dei sistemi operativi con Chrome OS. Quello che la casa madre di Windows propone è versione completamente free dei classici del lavoro d’ufficio: Word, Excel, Powerpoint, e l’ancor più antico Wordpad, da utilizzare durante le connessioni internet e senza installazione. Il passo era già stato fatto, tre anni fa, da Google, che aveva lanciato i primi software basati sul web: ma trovare in rete la copia fedele del programma più familiare potrebbe fare la differenza per milioni di utenti.

Ricavi in pubblicità La scommessa della società fondata da Bill Gates ha un vago sapore di roulette russa. I ricavi della vendita del pacchetto Office rappresentano il nucleo centrale del fatturato di Microsoft: ben 9,3 miliardi di dollari dei 14,3 miliardi di ricavi dei primi nove mesi dell’anno fiscale in corso. Proprio questi utili potrebbero volatilizzarsi con la liberalizzazione del prodotto più pregiato. L’apparente contraddizione dovrebbe essere risolta dalla pubblicità. Milioni di utenti che lavoreranno sul web con i software di casa Microsoft, infatti, si troveranno davanti siti pieni di pubblicità, una visibilità per cui molte aziende sarebbero felici di sborsare milioni di dollari sull’unghia.

L'arrivo con Office 2010 Per alcuni analisti potrebbe essere l’occasione di rilanciare il comparto internet dei creatori di Windows, da anni in declino. La Microsoft lancerà il prodotto web insieme alla nuova versione del pacchetto Office 2010, nella prima metà del prossimo anno. Le versioni beta dei due software sono state presentate alla conferenza per i partners commerciali a New Orleans, per essere poi distribuite a decine di migliaia di tester per il perfezionamento.

La guerra Google-Microsoft arriva quindi ad una svolta: la Microsoft abbandona (almeno in parte) la politica del copyright ad ogni costo e accetta di diventare free, per combattere sullo stesso terreno l’ultimissimo rivale firmato Google, il Chrome Operating System.

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