di Carlo Maria Lomartire
Bisogna ammetterlo, sono proprio furbi questi della giunta Tabacci-Pisapia. Sono molto abili perché le fregature, gli schiaffi in faccia ai milanesi, compresi i loro stessi elettori, li appioppano nei momenti per loro più proprizi. O comunque meno sfavorevoli. Addizionale Irpef (noi milanesi ne eravamo esenti, un privilegio intollerabile!); aumento delle tariffe Atm (avete notato? Dagli altoparlanti delle stazioni del metrò la gentile ed elusiva annunciatrice parla di «nuove tariffe», non dice che si tratta di aumenti del 50 per cento e subito rassicura: «Il prezzo degli abbinamenti resta invariato»); moschee di quartiere (e perché non di via o di condominio?); ipotesi di abbattimento della cancellata intorno al parco delle Basiliche (e perché non anche quelle del Parco Sempione e della Villa comunale di via Palestro?); estensione a macchia d'olio nelle periferie delle famigerate «strisce blu», i parcheggi a pagamento; infine molto presto sapremo qualcosa sullampliamento dellarea Ecopass
E via così: non sono ancora passati due mesi dall'elezione di Pisapia (il sindaco-ombra Tabacci, ricordiamocelo, nessuno lo ha eletto) e la lista delle fregature è già lunga. Ma labilità di Pisapia & C. consiste nella efficacissima scelta di tempo: queste sberle arrivano quando la gente, i consumatori, gli utenti, l'opposizione hanno minime possibilità di reazione: tutti in vacanza, la città semideserta, partiti, consigli di zona e ormai anche Consiglio comunale chiusi per ferie, livello dinformazione bassissimo. Diventa praticamente impossibile organizzare una protesta appena efficace e degna di questo nome. Daltra parte lelettorato arancione militante è ancora ubriaco di gioia, stordito e travolto dal mitico «vento del cambiamento», perciò se qualcuno di loro si è accorto delle fregature in arrivo non ha certo il coraggio di guastare la festa. Lo si è visto dallimbarazzante, ridicolo entusiasmo con cui Il Corriere della Sera e la Repubblica davano conto del «caloroso successo» con cui sarebbe stato accolto al Festival di Locarno (Locarno, in Svizzera!) il film sulla campagna elettorale dei nostri eroi. Chi ha il coraggio, chi è tanto crudele e cinico da svegliare questa gente dai loro sogni arancione? Quando si sveglieranno, quando si accorgeranno di quello che è successo sarà troppo tardi, sarà tutto fatto e loro non sentiranno più male. Daltra parte bisogna ammetterlo, la sinistra è stata sempre abile nella gestione del consenso: Pisapia e compagni sanno bene che le operazioni più dolorose, le riforme più sgradite vanno fatte allinizio di un mandato e pazienza se cè un primo calo dei consensi. Lelettorato ha tutto il tempo per digerire e dimenticare quei bocconi amari prima delle prossime elezioni. Alla fine del mandato, invece, si elargiscono favori e prebende, a caccia di voti. Se poi questi colpi bassi arrivano quando chi li riceve non è in grado di reagire perché è in vacanza, allora il gioco è fatto, loperazione è perfetta.
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