FirenzeVittoria viola che rimette in carreggiata i gigliati e lascia il fiammifero acceso nelle mani del Napoli giunto ora alla terza sconfitta consecutiva. I tre punti contro i campani ridanno fiato alla rincorsa per l'Europa che conta per una Fiorentina che porta a casa l'intera posta in virtù di una maggior propensione alla costruzione. Quanto al Napoli c'è da rivedere l'atteggiamento, soprattutto lontano da Fuorigrotta. Gara accorta quella degli uomini di Reja ma alla fine il fortino non tiene, scardinato dalla giocata di Montolivo.
Più che dagli arbitri alla Fiorentina tocca guardarsi dai virus. L'influenza stende Vargas e Kroldrup out già alla vigilia, in giornata Prandelli perde per strada anche Dainelli. Senza Mutu è ancora Jovetic che spalleggia Gilardino. Reja fa di necessità virtù schierando Bogliacino e Pazienza al posto dei cardini di centrocampo Hamsik e Gargano appiedati dal giudice sportivo. I fischi a Rizzoli nel riscaldamento sono l'unico strascico dei veleni dopo i torti di Torino. La sequela di sconfitte, cinque in totale, con cui si presentano le due squadre impone ai viola il dovere di attaccare, ai campani, particolarmente fragili in trasferta, di limitare i danni. Dopo quattro minuti Gilardino di testa impegna Giannello, bella respinta del portiere, poi Jovetic viene anticipato. La supremazia viola non si concretizza, Gilardino è preso in mezzo alla morsa dei tre difensori di Reja. Gli spunti di Lavezzi e Zalayeta poco impensieriscono la difesa viola. Poco dopo la mezz'ora Gianello infortunato lascia il posto a Sepe, classe 1991, il quarto portiere della compagine napoletana. Iezzo e Navarro erano fuori causa per infortuni, fra i pali partenopei c'è bisogno anche di una dose cospicua di buona sorte. La gara non decolla, statici gli ospiti, le trame viola sono lente, Prandelli invita i suoi ad allargare la manovra. Il portierino azzurro si presenta in uscita su Gilardino al 42' e chiude con bravura il centravanti gigliato.
L'equilibrio si rompe dopo cento secondi della ripresa quando Santana insacca un invito su punizione ciccata da Gobbi. Vantaggio illusorio perché Frey rimette in pari la gara trascinandosi in porta un cross innocuo del vivace Vitale. La Fiorentina accusa il colpo e stavolta Frey su Zalayeta sotto misura è bravo ad intervenire.
Il canovaccio della ripresa vede la Fiorentina che ci mette tanto impegno ma le geometrie dei viola sono preda della ragnatela partenopea. Ci prova Prandelli ad alzare il baricentro dei suoi inserendo Pasqual e Semioli. Il Napoli di tanto in tanto mette il naso fuori e punzecchia Frey. Andazzo monotono, serve il colpo di genio a far pendere la bilancia. Il merito è tutto di Montolivo che incuneatosi in area non ci pensa nemmeno a servire qualche compagno sottoporta e infila Sepe da due passi. Vantaggio meritato in fondo, non paga la strategia difensiva di Reja, non la panchina ma l'estro di Montolivo rimettono in corsa Prandelli.
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