FU NUMERO UNO ROSSONERO NELL’ERA SACCHI

Un malore, probabilmente un infarto, ha stroncato l’ex portiere del Milan Andrea Pazzagli, in vacanza con la famiglia a Punta Ala. Pazzagli, nato a Firenze 51 anni fa, lascia la moglie e tre figli, tra cui Edoardo, anche lui portiere, rientrato in questi giorni alla Fiorentina. Cresciuto nella Primavera viola, si era poi messo in luce nel Perugia e nell’Ascoli, raggiungendo la consacrazione nel Milan di Arrigo Sacchi tra il 1989 e il 1991, dove conquistò una Coppa dei Campioni, una Supercoppa italiana, due Supercoppe europee e due Intercontinentali. Aveva giocato anche con Bologna e Roma e infine in C1 con il Prato. Una volta chiusa la carriera è stato allenatore dei portieri rossoneri e viola per poi entrare, dal 2001, nello staff delle Nazionali giovanili under 16, 18 e 20 .

Tra le sue passioni anche la musica: era un apprezzato cantautore, suonava la chitarra e il suo secondo album, «Spero che esistano gli angeli», era strato premiato con un diploma ad honorem per i contenuti da Mogol. Due anni fa aveva scritto «Una vita da Pazz...agli», la sua autobiografia.

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