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Fu residenza di papi, imperatori e re In 115 lavorano soltanto per i giardini

Il Palazzo del Quirinale (nella foto uno dei saloni) sorge in un luogo che ospitò fin dall’antichità nuclei residenziali, edifici pubblici e di culto. Qui fu costruito il tempio della Dea Salute dove si celebravano cerimonie propiziatorie per il benessere dello Stato. Il colle Quirinale è una delle alture di Roma e tra il '400 e il '500 contò palazzi e ville di nobili e prelati tra i quali il cardinale Oliviero Carafa, proprietario di una villa con vigna sul luogo dove oggi sorge il Palazzo del Quirinale. Nel 1587 Sisto V acquistò dai Carafa la villa per farne la sede estiva del pontificato. Nel corso dei secoli quasi tutti i papi abbellirono il palazzo dando incarichi ad architetti e artisti che lo rinnovarono all’interno e all’esterno. Nel 1809 l'esercito napoleonico occupò Roma: Pio VII venne catturato e deportato in Francia e il Quirinale diventò la residenza dell'Imperatore. Nel 1814 Pio VII rientrò a Roma e tornò in possesso del Quirinale, ma l'ultimo papa a soggiornarvi fu Pio IX. Nel 1870, dopo la breccia di Porta Pia e l'annessione di Roma al Regno d'Italia, il Quirinale divenne residenza della famiglia reale. Dal 1946 è divenuto la sede della presidenza della Repubblica e da allora le polemiche sui costi e i bilanci sono sempre state una sorta di mistero difficilmente penetrabile. Oggi conta 2181 dipendenti, un personale di staff di 1095 unità e un personale militare di 1086 soldati con 297 corazzieri.

Oggi, al settore giardini lavorano in 115; tra gli altri, ci sono sei restauratrici di arazzi, 30 operai, sei tappezzieri, due orologiai, tre ebanisti e due doratori.

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