In fuga dall’aria bollente sulla spiaggia dell’Idroscalo

Di sabbia dorata nemmeno l’ombra e sulla pelle nessun «sapore di sale». Eppure sono centinaia i milanesi che nel fine settimana cercano l’illusione del mare all’Idroscalo. E non si lasciano scoraggiare neppure dagli aerei in decollo dal vicino aeroporto di Linate, che sorvolano il «mare di Milano» a bassa quota. Orfani del week-end in Liguria o in montagna e spossati dal caldo afoso che rende invivibile la città, i milanesi cercano di vedere il lato positivo della cosa: «L’acqua dell’Idroscalo non è male come dicono: il bagno lo fanno tutti» dicono Marika e Giovanni. «Una volta l’Idroscalo era sinonimo di sporcizia, topi e zanzare - commenta Francesca, che prende il sole con due amiche - ora è molto più pulito, c’è gente varia, anche famiglie con bambini». Tra i milanesi che hanno cercato rifugio dalla canicola c’è chi nuota, chi si abbronza ma anche chi, sfidando il solleone, gioca a calcio o affitta una canoa.

Nessuno, comunque, sembra resistere alla tentazione di una bibita fresca o di una fetta di anguria ghiacciata, per la gioia dei baristi. «Vengono a bere almeno tre quattro volte - dice Marisa, che lavora nel chiosco di fronte alla «spiaggia» -. C’è sempre la fila». Il prezzo da pagare per un po’ di refrigerio.

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