In Lombardia la battaglia contro le sigarette si fa sempre più serrata: la Regione sta per sottoscrivere con le associazioni dei farmacisti e con la società di Tabaccologia un accordo per offrire ai cittadini un servizio di consulenza motivazionale che li aiuti a smettere di fumare. Quella con le farmacie è solo una delle iniziative che la Lombardia ha messo in atto contro il fumo: «Abbiamo 49 centri per il trattamento del tabagismo - spiega il presidente lombardo Roberto Formigoni - che offrono possibilità concrete a chi intende smettere di fumare». I centri sono in tutte le province, e il numero di persone che vi si affida è in costante aumento. Dal 2000 al 2010, il numero dei casi trattati è cresciuto del 250%.
Più in generale, nel solo 2010 si sono dichiarati fumatori il 24% degli uomini e il 20% delle donne (pari a circa 11 milioni di adulti). «Sebbene tali percentuali siano in diminuzione rispetto al 2003 - dice la Regione - gli ultimi dati fanno segnare una preoccupante inversione di tendenza: secondo l'ultima indagine Doxa il numero dei fumatori, dopo diversi anni in calo, è aumentato di ben 500 mila unità rispetto al 2010». Secondo Formigoni è necessario «diffondere una corretta educazione agli stili di vita e una cultura della prevenzione rivolta ai più giovani».
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