Fuochi d'artificio davanti a San Vittore per festeggiare detenuto: 4 denunciati

Fuochi d'artificio davanti a San Vittore per festeggiare detenuto: 4 denunciati
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Premesso che l'idea di divertimento è sempre qualcosa di molto personale, questo sarebbe stato il loro modo per festeggiare il compleanno di un amico 26enne che sta vivendo un momento complicato. Un «modo» per cui lunedì sera non hanno esitato a mettersi in macchina e a farsi più di 50 chilometri, partendo dalla provincia Novara dove abitano, per raggiungere Milano e il carcere di San Vittore. Davanti alla casa circondariale però i botti che hanno esploso per far sentire al detenuto la loro vicinanza non potevano che attirare l'attenzione, trattandosi del pieno centro città. La loro bravata infatti è finita con 4 denunce a piede libero per reati di vario genere, una volta che sul posto è arrivata la «Volante» del commissariato Porta Genova.

In realtà, in relazione ai razzi e ai fuochi d'artificio, solo uno di loro è finito nei guai, un italiano di 21 anni, bloccato dalla polizia in piazzale Aquileia mentre aveva ancora in mano un razzo pirotecnico e per il quale è stato denunciato per accensioni ed esplosioni pericolose.

Gli altri amici, invece, sono stati indagati a piede libero per possesso di droga. I poliziotti infatti hanno controllato la loro auto e dentro il vano porta oggetti di una portiera hanno trovato circa 15 grammi di hashish. Droga per la quale è stato denunciato per detenzione a fini di spaccio un moldavo di 25 anni. Un altro italiano è stato denunciato perché aveva 0,3 grammi di coca e poco più di un grammo di hashish nascosti in un pacchetto di sigarette. Il 21enne che era alla guida, pure lui italiano, è stato segnalato perché aveva un grammo di hashish nascosto in un calzino. Per lui è scattato anche il ritiro immediato della patente. Dagli accertamenti fatti dalla polizia di stato risulta che questi quattro giovani sono stati più volte segnalati per uso di stupefacenti.

L'area intorno al carcere di San Vittore non è nuova a episodi di

questo genere. «Almeno una volta la settimana qualche esplosione nelle vicinanze del carcere, da parte di parenti e amici di detenuti, c'è. E le proteste dei residenti sono molte» spiegano al commissariato di Porta Genova.

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